A guidare l’uomo nelle proprie scelte, azioni e comportamenti sono le emozioni che si rivelano anche a livello del corpo essendovi uno stretto legame tra copro fisico e psichico. È importante saperle ascoltare e accoglierle, in modo consapevole al fine di gestirle con equilibrio, anche attraverso il cambiamento, per il proprio benessere, costruire relazioni autentiche fatte di scambio e confronto con l’altro in sospensione di giudizio.
Ad accompagnare verso questo processo di riconoscimento, ascolto e gestione delle stesse emozioni che rappresentano la bussola del proprio cammino, è Virginia Vandini Sociologa, Supervisor-Trainer Counselor professionista, Costellatrice immaginale, Custode del Mantra Madre e formatrice, con un percorso molto interessante e di grande utilità per migliorare la qualità della vita in ogni sua sfaccettatura fisica, mentale e spirituale.
Il corso “Gestire le Emozioni per il benessere personale” suddiviso in 4 appuntamenti su piattaforma zoom, gratuiti, a partire dal 27 gennaio 2025, intende aiutare le persone a riconoscere le emozioni, comprendere i pensieri che le influenzano e imparare a regolarle per affrontare le sfide della vita.
Con sede nella parte più antica del cervello, il paleoencefalo, le emozioni si manifestano quale reazione involontaria rispetto a fatti ed eventi vissuti: ecco che in risposta a stimoli percepiti e riconosciuti, emergono reazioni quali la rabbia di fronte a un senso di ingiustizia, la paura per un evento minaccioso o la tristezza quale conseguenza di situazioni che causano sofferenza.
Le emozioni dunque incidono sul proprio benessere, ed è fondamentale riconoscerle tutte: sia quelle che spaventano, sia quelle che non creano fastidio, perché tutte sono importanti e non esistono emozioni positive o negative perché non vi sono emozioni giuste o sbagliate. Ciascuna di esse dalla paura alla tristezza, dalla rabbia al disprezzo, dalla gioia alla sorpresa – per citare quelle primarie – va contattata, riconosciuta e accolta per poi imparare a dissolverla attraverso la rielaborazione e trasformazione.
Ad esempio la rabbia una volta riconosciuta e accolta può essere trasformata in energia per procedere verso il conseguimento di un obiettivo importante per sé stessi e la propria realizzazione. Contattare le emozioni significa entrare in contatto con le ferite emotive e le relative maschere per poi permettere a sé stessi di riconoscere il proprio valore.

Riguardo l’importanza di ascoltare, contattare e riconoscere le proprie emozioni cito le parole di Virginia Vandini prese da un’intervista che le avevo dedicato e pubblicata l’11 marzo del 2018 su youreporter.it: “L’ascolto diventa uno strumento fondamentale per contattare e riconoscere le nostre emozioni, aspirazioni, stati d’animo e orientarli nella direzione che realmente corrisponde ai nostri desideri più profondi. Solo da questo luogo può nascere il rispetto per il nostro progetto di vita. Viviamo nella sofferenza e ci ammaliamo nel corpo e nella mente perché calpestiamo letteralmente ciò che ci fa battere il cuore. Barattiamo la nostra felicità, la nostra realizzazione in cambio di una falsa sicurezza, pensando che ormai sia troppo tardi, che non siamo all’altezza o che non abbiamo abbastanza tempo, denaro, energia. E non serve dare la colpa alla società, agli altri, né tantomeno a noi stessi. Dobbiamo prenderci la responsabilità dello stato che viviamo”.
I quattro incontri, gratuiti, condotti da Virginia Vandini, si svolgono il 27 gennaio 2025, il 3, 10 e 17 febbraio 2025 dalle ore 18 alle ore 20 in modalità online. Il percorso è su iniziativa dell’Assessorato alle Politiche Giovanili.
Oltre ad essere la presidente dell’associazione Il Valore del Femminile, Virginia Vandini, è ideatrice fondatrice della Scuola triennale “Henosis Counseling e Formazione” volta alla formazione di counselor professionisti. Per maggiori informazioni e per iscriversi agli incontri gratuiti è necessario, inviare una mail a: info@virginiavandini.it oppure un messaggio WhatsApp al 347 0040857.
SILVANA LAZZARINO
LEGGI ANCHE: “GRAZIE SERRADIFALCO” DI PADRE SALVATORE DOPO L’INTERVENTO AL SETTO NASALE