Ieri, nella sede di “Futura – Costruiamo insieme la Città”, si è svolta un’assemblea cittadina – spiega una nota stampa – “molto partecipata e sentita, dedicata al futuro dell’antenna Rai di Caltanissetta e dell’intera area che le gravita attorno. Si è trattato di un momento di confronto aperto tra forze politiche e cittadini, entrambi accomunati da una profonda sensibilità verso un presidio che non rappresenta solo un’infrastruttura tecnica, ma un vero e proprio simbolo identitario della città”.
L’assemblea ha posto al centro del dibattito il decreto di revoca del vincolo paesaggistico (D.D.G. n. 2574 del 28/05/2025, ndr) che incombe sull’antenna e sull’area circostante, storicamente tutelata proprio per evitare speculazioni edilizie e garantire la conservazione di un bene ritenuto rilevante sia sotto il profilo storico sia sotto il profilo paesaggistico.
I partecipanti hanno espresso con forza la volontà di impegnare l’Amministrazione comunale ad opporsi a questo decreto, perché la sua applicazione non solo minaccia un elemento identitario della città, ma rischia anche di creare un pericoloso precedente: “quello per cui, ogni volta che si ravvisi un presunto problema di sicurezza, si possano rimuovere vincoli e procedere alla demolizione di beni tutelati, aprendo la strada ad una logica di smantellamento anziché di salvaguardia e valorizzazione”.
“Senza contare che il 16 giugno 2025 – prosegue il comunicato – è comparso un cartello di inizio lavori di demolizione della storica antenna, con chiusura dei lavori prevista dopo 30 giorni.
Particolare sconcerto è stato espresso nei confronti del comportamento di Rai Way, proprietaria dell’infrastruttura, che da oltre 15 anni non ha investito nulla nella manutenzione ordinaria né straordinaria del sito, nonostante il vincolo culturale apposto nel 2017 e confermato nel 2022”.
Questo vincolo riconosceva il valore storico e identitario dell’antenna Rai e avrebbe dovuto imporre “al titolare del bene l’obbligo di effettuare gli interventi manutentivi necessari. La legge prevede altresì che, in caso di inadempienza, sia la Soprintendenza a diffidare il proprietario. Invece, la situazione si è evoluta in senso contrario: anziché investire negli interventi dovuti, oggi si destinano 360.000 euro per la demolizione dell’impianto”.
La nota stampa chiede: “Cosa è cambiato realmente in meno di tre anni? Quali parti dell’infrastruttura si sarebbero deteriorate tanto gravemente da giustificare la revoca di un vincolo culturale così importante? Questa è la domanda cruciale, che richiede risposte tecniche e documentate. Senza una verifica trasparente, il rischio è che si apra la porta a una logica in cui la revoca dei vincoli può portare alla demolizione dei beni del patrimonio pubblico”.

Un tema parallelo, ma non meno importante, su cui si è concentrata l’assemblea è stata l’esigenza di non trascurare la necessità di mettere un punto fermo non soltanto sul destino della struttura dell’antenna, ma anche e soprattutto sulla “destinazione dell’area circostante che deve in ogni caso essere acquisita, tutelata e valorizzata da interventi che ne garantiscano un utilizzo pubblico quale parco urbano, come, peraltro era stato già in precedenza individuato”.
L’assemblea ha rappresentato un importante momento di consapevolezza collettiva: i cittadini hanno detto con chiarezza “basta” alla perdita sistematica di pezzi di storia e identità urbana. In questa direzione, si è ipotizzata la presentazione di un ordine del giorno monotematico al Consiglio comunale previsto per domani, giovedì 19 giugno, interamente dedicato al tema dell’antenna.
Il contributo proveniente dall’assemblea è esplicato nei seguenti due punti: condividere e ribadire la necessità di mantenere il vincolo sull’antenna e sull’intera area tecnica, riconoscendone il valore storico, simbolico e paesaggistico; rendere esecutiva la variante urbanistica approvata dal Consiglio comunale nel 2017 con delibera n. 17 del 10/04/2017, affinché si attivino le necessarie norme di salvaguardia.
“Parallelamente, si ritiene fondamentale che l’Amministrazione comunale prenda posizione netta contro la demolizione dell’antenna e che, comunque, si faccia carico di richiedere a Rai Way interventi compensativi per i danni arrecati alla città. In assenza di una reale manutenzione e con il solo obiettivo della demolizione, si configura infatti un comportamento lesivo per la comunità”, si legge nella nota.
“L’Antenna non è solo un traliccio: è un racconto della città, è memoria viva, è identità. Per questo, Futura ha espresso la volontà di partecipare attivamente alla stesura di un documento unitario dell’opposizione a tutela dell’Antenna e delle strutture annesse – aggiunge il comunicato stampa inviato alla nostra redazione –. Nel corso dell’incontro si è anche discusso della necessità di immaginare un progetto concreto e sostenibile per il futuro dell’Antenna, che sia integrato con la città e valorizzato anche in termini culturali, educativi e turistici”.
In passato diversi attori, tra cui l’associazione e comitato “Parco Antenna Rai di Colle Sant’Anna”, avevano elaborato e presentato ipotesi, progetti ma, essendo l’antenna e il parco di proprietà di Rai Way e non del Comune di Caltanissetta, queste proposte si sono perse inesorabilmente. Solo un progetto condiviso e di qualità può impedire che un bene culturale e ambientale venga cancellato sotto la doppia scure dell’abbandono e della burocrazia. “È tempo di difendere ciò che siamo, e di farlo insieme”, tuonano.
In conclusione, è stato lanciato un forte appello ad unire le forze della città, non solo per salvaguardare l’antenna, ma per rilanciare in maniera più ampia e strategica il futuro di Caltanissetta. “Non possiamo continuare ad attivarci, a reagire, solo quando si presentano le ‘scie di demolizione’, come è stato detto provocatoriamente, facendo riferimento anche alla Piscina comunale e al Consorzio Universitario – conclude il comunicato –. Servono strategie lucide, coraggiose e condivise per programmare, progettare, realizzare una città rispettosa della storia e capace di guardare al futuro con fiducia e determinazione”.
LEGGI ANCHE: CALTANISSETTA, ANTENNA RAI: “LA REVOCA DEL VINCOLO CULTURALE È INACCETTABILE”
Hai un blog sulla Sicilia, cronaca, cultura o turismo? Linka questo sito per offrire ai tuoi lettori un giornale unico!

Copia il codice e incollalo nel tuo sito o post.
Grazie per aiutarci a farci conoscere.
Creato da La Voce del Nisseno