francesca guidi
Francesca Guidi (a sinistra) premiata

Per la Giornata internazionale dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, a Roma si è svolto un evento straordinario organizzato da diverse associazioni, quali Assadakah Roma rappresentata da Talal Khrais (capo redazione Ufficio Relazioni Internazionali di Assadakah e reporter della National News Agency Libano, Welcome Association Italy).

Era presente Carlo Palumbo, segretario generale relazioni pubbliche con la Lega Araba, Movimento dei Focolari, l’associazione Occhio dell’Arte (presidente la giornalista della Stampa Estera Lisa Bernardini).

Ha visto protagonista Francesca Guidi artista di Pesaro e organizzatrice di eventi, sempre in prima linea nello smuovere le coscienze e creare ponti tra le diverse Culture attraverso le sue opere compreso il progetto Identità Violate.

L’evento di sensibilizzazione “Contro la violenza di genere” ha rappresentato un dialogo interculturale e religioso, con il fine di sensibilizzare contro ogni forma di violenza. A dare una visuale più approfondita sulle situazioni contemporanee inerenti al mondo Arabo e Italiano sono stati – precisa il comunicato stampa – i seguenti relatori: S.E. Enas Mekkawy Capo – Missione Diplomatica Lega dei 22 stati Arabi a Roma S.E. Asmahan Al Toqi Decano del Consiglio degli Ambasciatori a Roma e Ambasciatrice dello Yemen Zeinab Ismail Presidente del Consiglio di amministrazione della Moschea Al Huda.

Nel corso dell’evento all’artista marchigiana Francesca Guidi è stata conferita una prestigiosa onorificenza, il Premio Assadakah (consegnato dalla Consigliera dell’Ambasciata di Algeria, Somia Hadef in riconoscimento del suo impegno sociale e culturale a livello internazionale).

francesca guidi
Un momento dell’iniziativa

Insieme hanno ringraziato ed espresso la loro solidarietà a tutte le donne che vivono in condizioni difficili, ribadendo un autentico “No” a tutte le violenze di genere. Come ringraziamento la Guidi ha donato agli illustri ospiti la sua stampa d’autore “L’albero della Vita” simbologia di rinascita e speranza.

Ha concluso la serata Lisa Bernardini con una dichiarazione rilasciata da Ranja di Giordania: “Ci è stato detto che è sbagliato uccidere una famiglia, un’intera famiglia con le armi, ma va bene bombardarli a morte?… Il silenzio è assordante e per molti nella nostra regione rende il mondo occidentale complice attraverso il supporto e la copertura che dà a Israele”.

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