25 aprile

Qualcuno, in passato, ha detto che la Storia è fatta di microstorie. Piccole storie che danno senso alla vita di ciascuno. E il ricordo, ieri a Serradifalco, del 25 Aprile è stato un appuntamento con la Storia in maniera semplice, ma preziosa e arricchente.

Presenti varie associazioni (ad esempio: l’Anpi di Serradifalco e Montedoro, la Luse, l’Auser), ma anche le istituzioni (l’Amministrazione comunale e il comandante della stazione dei carabinieri, maresciallo Tommaso Vozza). E la società civile. Poco prima delle ore 10.30 un corteo si è mosso dalla sede municipale per raggiungere il monumento Vittime delle Resistenze (difronte alla caserma dell’Arma). Per deporre una corona. Una giornata discretamente assolata.

Immediatamente dopo l’omaggio floreale da parte del sindaco Leonardo Burgio e del presidente del Consiglio comunale, Daniele Territo (è anche il segretario del Pd locale che ha promosso l’iniziativa), la tromba con le note struggenti del Silenzio a cura di Gaetano Middione. Un’emozione forte e silenziosa, vibrante. Poi, un applauso alla memoria. Per ricordare da dove nasce la nostra libertà. Perché non c’è futuro senza memoria.

Il corteo si è spostato subito alla Villa ai Minatori. Per un breve e piacevole momento di confronto, di riflessione, di ricordo. Ha parlato l’ex vicesindaco Lillo Speziale, presidente del Pd di Serradifalco. Ha rammentato la lotta partigiana, ma anche che la nostra Costituzione è messa a dura prova. Ha riferito dei grossi rischi dell’autonomia differenziata. “Bisogna essere uniti e solidali”, ha tuonato.

Un’ulteriore riflessione è stata poi in merito al primato della politica che è, oggi, dormiente (anche a Serradifalco): “Bisogna mettere al centro il dibattito e il confronto”, ha concluso, accennando allo spopolamento giovanile che “va evitato trovando delle soluzioni”. Ed ha preso la parola il sindaco Burgio: ha ricordato che il suo esecutivo municipale ha l’appoggio del Pd, ma anche che in seno al massimo consesso civico vi sono due rappresentanti (Daniele Territo e Danila Iannello, ndr). “I nostri importanti risultati, negli anni, sono di tutti”, ha sottolineato. Ha detto ancora: il nostro interesse comune per Serradifalco continuerà. Ciascuno con la propria identità. 25 aprile

Negli ultimi dieci anni, il ragionamento di Burgio, “siamo stati impegnati a risolvere i tanti problemi del nostro paese”. Ha elencato: viabilità, nettezza urbana, verde pubblico, finanziamenti (nei suoi nove anni di sindaco sono stati intercettati ben 41 milioni di euro). “Abbiamo avuto il dovere morale di mettere da parte l’appartenenza partitica per il bene di Serradifalco”, la sua conclusione.

Salvatore Augello (presidente dell’Anpi di Serradifalco e Montedoro) ha accennato al 25 Aprile, al dovere civico di onorare la memoria dei tanti martiri e dei Costituenti (un applauso quando ha fatto riferimento alle ventuno donne della Costituente). Ha parlato del tentativo, del governo nazionale, di ridimensionare il ruolo del Presidente della Repubblica e di riformare la stampa, con manovre censorie. “La libertà di stampa e di pensiero vanno tutelati”, ha affermato. “Bisogna proteggere la nostra democrazia e organizzare una nuova Resistenza”, ha aggiunto. Per concludere. “Dobbiamo difendere i valori della democrazia e della libertà”. 25 aprile

Danila Iannello (consigliera comunale del Pd) ha letto il testo dello scrittore Antonio Scurati, recentemente censurato dalla Rai e che è stato al centro di feroci polemiche. “La Resistenza – ha detto – è molto attuale”. Ha portato i saluti di Federica Giarratano, segretaria provinciale dei Giovani Democratici, impegnata a coinvolgere i giovani, ad “essere collante e a stimolare un interesse per la politica”.

Lo storico Carmelo Locurto ha risvegliato una riflessione e letto una toccante lirica dialettale, a sua firma, dal titolo “25 Aprile”. Ha ricordato Giuseppe Nicosia e Gaspare Piazza: un vero e proprio record di partigiani centenari di Serradifalco. Ha parlato della Resistenza, delle varie resistenze che vanno studiate, tramandate e ricordate “per una comprensione giusta e completa”. È intervenuto, brevemente, anche Totò Pelonero (presidente provinciale dell’Auser). Ha raccontato le iniziative nelle scuole, che i giovani hanno valori e curiosità di sapere, che sono la nostra speranza.

Ad impreziosire l’appuntamento del 25 Aprile anche le parole dell’assessore comunale Rosario Ristagno. Politica deve essere confronto, ma anche che “bisogna continuare con queste iniziative per far conoscere la Resistenza”. E poi: il bene comune deve essere sempre la nostra stella polare. La memoria ci fa capire che non bisogna commettere gli errori del passato e che ci vuole più umanità (si riferiva alle guerre in corso in Ucraina e in Medioriente, dove tanti bimbi sono vittime innocenti). 25 aprile

Dulcis in fundo, il segretario Daniele Territo con la fascia di presidente del Consiglio comunale che presiede da circa quattro anni. Ha sostanzialmente ammesso: la nostra missione è far crescere la nostra comunità. “Senza il 25 Aprile, oggi non saremmo qui con diritti e doveri”, ha sentenziato giustamente. Per lui, “bisogna lottare per costruire la democrazia e bisogna stimolare il confronto, il dibattito. Dobbiamo essere lievito culturale”.

Per Territo, “ciascuno faccia la sua parte per costruire un sogno comune. Dobbiamo lavorare molto sul fronte culturale”. Ovviamente, ha fatto anche un vago cenno ai successi conseguiti nel tempo: Prg, strade, progetti vari e che “bisogna fare rete”. Una pagina di libertà e di antifascismo, in ultima analisi, con la soddisfazione di avere scritto un bel capitolo di storia locale. In fondo, la Storia è fatta di microstorie come la giornata di ieri che, nel nostro piccolo, oggi vi abbiamo raccontato. La memoria è già qui, parte oggi, anche questo reportage.

MICHELE BRUCCHERI

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