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La locandina

Uno spazio privilegiato per la presentazione di pubblicazioni dedicate alla storia dell’arte, alla museologia e ai beni culturali è quello dei Musei Civici della Capitale dove dallo scorso mese di marzo si svolgono cicli di presentazioni a tema storico-artistico in cui sono coinvolti autori ed esperti del settore con l’obiettivo di informare quanti presenti circa le novità e i dibattiti in corso sull’argomento.

L’iniziativa, “Libri al Museo” promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, a cura della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, ha in programma per il quinto appuntamento, la presentazione di due volumi dedicati all’insegnamento della Storia dell’Arte tra i dibattiti antecedenti la sua introduzione diventata obbligatoria nei licei classici italiani con la riforma Gentile del 1923, le vicissitudini iniziali e la successiva evoluzione, compresi il ruolo e le caratteristiche dello stesso insegnamento.

Si tratta del libro: “Cenerentola a scuola. Il dibattito sull’insegnamento della Storia dell’Arte nei licei (1900-1943)” (eum 2023) di Susanne Adina Meyer dell’Università degli Studi di Macerata e del volume “La Storia dell’Arte come disciplina scolastica. Dal primo Novecento al secondo dopoguerra” (eum 2022) di Roberto Sani dell’Università degli Studi di Macerata.

Ad introdurre e presentare i volumi domani 16 maggio 2023 presso la Sala Tenerani del Museo di Roma Palazzo Braschi, alle ore 17, sono: Ilaria Miarelli Mariani, direttrice della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolini, Orietta Rossi Pinelli, già professore ordinario di Storia della critica d’arte presso la Facoltà di Scienze Umanistiche, Sapienza Università di Roma e Lorenzo Cantatore professore ordinario di Storia della pedagogia presso l’Università di Roma Tre, Dipartimento di Scienze della formazione e direttore del MuSEd (Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng”).

Susanne Adina Meyer professoressa associata di Museologia e critica artistica e del restauro presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell’Università degli Studi di Macerata, restituisce attraverso il suo volume, i primi sviluppi e la storia dell’insegnamento scolastico della storia dell’arte fino alla seconda guerra mondiale ricostruendo quel dibattito che vide coinvolti. a partire dall’inizio del XX secolo, storici dell’arte, artisti, politici, insegnanti, pedagogisti e uomini di scuola sull’introduzione del nuovo insegnamento nei licei e sulle caratteristiche necessarie nell’ambito dell’istruzione scolastica superiore comprendente la scelta di programmi, sussidi didattici, manuali da adottare.

Accanto alle vicissitudini degli esordi dell’insegnamento e alle difficoltà incorse durante il ventennio fascista che avevano indotto Adolfo Venturi a parlare di questa disciplina come “Cenerentola” della scuola italiana, l’autrice restituisce uno spaccato del confronto avviato dagli studiosi della disciplina fin dai primi del Novecento inerente alle finalità e i contenuti di una storia dell’arte che entra nelle scuole secondarie superiori.

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Attraverso le pagine del suo libro Roberto Sani, professore ordinario di Storia dell’educazione presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell’Università degli Studi di Macerata, presenta una ricostruzione contestualizzata delle caratteristiche assunte e del ruolo esercitato dall’insegnamento liceale della Storia dell’Arte nel corso del periodo che dalla fine dell’Ottocento passando per il ventennio fascista, giunge agli anni successivi il secondo conflitto mondiale arrivando al ’68.

Questo attraverso tre livelli di analisi con riferimento al dibattito teorico sull’impostazione e le caratteristiche di fondo da attribuire a tale insegnamento, alla normativa scolastica e alle disposizioni dei programmi, compresi orari, libri di testo, materiali didattici, formazione e reclutamento degli insegnanti. Si aggiunge da ultimo il riferimento alle finalità culturali e al significato sociale attribuite storicamente all’insegnamento scolastico della Storia dell’Arte durante più di mezzo secolo dagli inizi del XX secolo con le prime iniziative didattiche avviate sperimentalmente al ’68 e alla rimessa in discussione dell’impostazione culturale formativa conferita dalla riforma Gentile del 1923 alla disciplina.

L’ingresso alla presentazione è gratuito. Per informazioni: telefono 060608 (attivo tutti i giorni ore 9-19) www.museiincomuneroma.it

SILVANA LAZZARINO

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