“Il viaggio di Jamilah”
La locandina

In cerca di protezione e fortuna i migranti da diverse parti del mondo costretti a lasciare il proprio Paese a causa delle guerre, per motivi politici o per sottrarsi a persecuzioni e violenze attraversano mari, montagne, foreste per giungere in quella terra che possa dare loro accoglienza. Per quanti riescono ad essere accettati nel rispetto dei diritti e dei doveri trovando occasioni di lavoro, la vita gradualmente riprende e quella terra che inizialmente si mostrava ostile poco alla volta diviene luogo da rispettare come accade nei riguardi dei suoi abitanti con cui integrarsi.

Per quanti invece trovano difficoltà nel ricevere accoglienza, ogni passo verso la speranza di ricostruirsi un futuro diventa sempre più faticoso poiché in molti casi non si integrano specie se nei loro riguardi vengono manifestati sentimenti di sottilità e atteggiamenti xenofobi.

Tante popolazioni sono in cammino verso il viaggio della speranza con il rischio di smarrire la propria identità ancorata a quel sottile filo dei ricordi che diventa in molte situazioni unico aggancio con il proprio Paese. A compiere come molti dei migranti il viaggio della speranza verso l’Europa è la protagonista del recente libro di successo di Diego Romeo “Il viaggio di Jamilah” (Fuorilinea edizioni 2023) tratto da una vera vicenda. Alla protagonista una ragazza nigeriana, determinata nel raggiungere il continente pur tra mille difficoltà, drammi e rischi, è stato dato un nome di fantasia: Jamilah che ricorda il nome Jamila di origine araba il cui significato indica bella o graziosa.

A questa opera che invita a riflettere su come molti popoli ancora siano destinati a vivere in contesti dove viene negata loro ogni forma di rispetto e libertà e dove le ostilità della guerra e le oppressioni rendono impossibile continuare a restare nella propria terra, è dedicata la presentazione organizzata dall’Iplac (Circolo Iplac – Insieme per la Cultura) che si svolge a Roma presso la Galleria Arte Sempione dell’artista internazionale Stefania Pinci (in Corso Sempione, 8/10) sabato 13 gennaio 2024 alle ore 18.

Ad introdurre l’incontro moderato da Maria Rizzi Presidente Iplac e affermata scrittrice è Mario Borgato gallerista e organizzatore di manifestazioni artistico-culturali, cui segue l’intervento dei relatori: Valeria Bellobono scrittrice e segretario amministrativo e consigliere Iplac e Roberto De Luca poeta, scrittore e vice presidente Iplac. La lettura di alcuni passi del romanzo è affidata all’interpretazione di grande forza espressiva di Federica Sciandivasci poetessa e consigliere Iplac.

Il viaggio porta Jamilah fino a Lampedusa dove viene messa in salvo e dove riceve cure e assistenza da parte di un medico coraggioso dell’isola e da Cristina (persona reale dal nome inventato) una volontaria che in quel periodo si trovava sul posto e che ha riportato all’autore gli avvenimenti oggetto del romanzo. Dopo Lampedusa il viaggio della giovane nigeriana continua tra ostacoli e inganni, ma prima di tornare alla sua vita in un Paese a lei completamente sconosciuto, è chiamata a confrontarsi con il tradimento da parte del suo affetto più grande. In queste pagine oltre al dramma del viaggio che diventa riscoperta di sé anche avvertendo l’oscurità più atroce passando dalla solitudine alla paura di non farcela, emerge un profondo senso di smarrimento e incertezza per quello che l’attende, pur se in lei è manifesto un forte desiderio di ricominciare una nuova vita.

“Il viaggio di Jamilah”
La locandina

Di fronte alle vicende dei migranti costretti a lasciare la propria terra nel “viaggio infinito della speranza” verso un nuovo Paese dove essere rispettati in quanto individui, è importante non dimenticare il lato umano che consiste nel comprendere il loro dolore e allo stesso tempo non mostrarsi indifferenti al loro dramma poiché a tutti spetta vivere con dignità.

Al termine della presentazione l’autore offrirà un aperitivo ai presenti. È necessario prenotarsi contattando il numero 320/8787559, o scrivendo a: artesempione@gmail.com

SILVANA LAZZARINO

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