«Qui, quando ti svegli, non hai la sensazione di iniziare un nuovo giorno, c’è poca differenza tra la luce e il buio. Nessun rumore di notte, tutto ovattato al mattino. Non c’è il frastuono del traffico che t’ingoia o che penetra dalla finestra spalancata sul tetto ad avvolgere le tue parole e, l’abitare questi luoghi, per chi è solo di passaggio, ti fa sentire inadeguato. Guardi il crinale, il susseguirsi delle colline e delle montagne; oltre l’Appennino pensi alla città e a chi ci hai lasciato come a qualcosa ormai lontano, d’irraggiungibile e ti accorgi che non troverai mai le parole per raccontargli di questo posto dove ci sono case chiuse e case senza porta» (dalla quarta di copertina).
Queste parole ci conducono in un luogo in cui il tempo sembra fermarsi e la natura, con i suoi scenari e i suoi odori, le storie nascoste da scoprire, gli anfratti segreti da esplorare e gli abitanti con cui condividere confidenze e ricordi, ti regala emozioni e sensazioni autentiche.
Si tratta di Zungoli, un ridente e suggestivo borgo irpino, incastonato tra monti e distese verdi, ricco di storia e di angoli nascosti.
A questo borgo, insignito della Bandiera Arancione del Touring Club, è stata dedicata l’opera antologica Il paese come racconto – Guida narrativa di Zungoli un paese quasi invisibile a cura di Maria Loreta Chieffo.
Il libro, pubblicato recentemente da Homo Scrivens nella collana Guide Insolite, è stato realizzato dalla Pro Loco di Zungoli, di cui la Chieffo è presidente, con il contributo della Regione Campania- Aretur nell’ambito del Progetto Letterando tra i Borghi Irpini.
Il borgo irpino, che come molti altri paesi del Sud Italia ha sofferto l’abbandono da parte delle giovani generazioni in cerca di lavoro, per le sue caratteristiche naturali, storiche, tradizionali e sociali, merita attenzione. Stimola confronti, ricerche, poesie, approfondimenti, curiosità ed esplorazioni: un insieme di elementi preziosi, che diventano fonte di ispirazione non solo antropologica, ma anche artistica nelle sue diverse forme.
Attraverso la lettura del libro si entra idealmente nel borgo: si passeggia nel dedalo di stradine, viuzze, intrecci di rampe di scale e piccole piazze panoramiche; si ammira il suo fiore all’occhiello, il castello dei Susanna; si inseguono odori di buon cibo; si incontrano i pochi abitanti rimasti custodi di storie e tradizioni.

I racconti affrontano anche temi cruciali come l’emigrazione, le iniziative culturali, il desiderio di mantenere vive le tradizioni, l’integrazione e la possibilità di acquistare case al prezzo simbolico di un euro. Non manca uno sguardo al rifiorire dell’economia, dall’ agricoltura all’artigianato e alle piccole aziende.
Alla realizzazione del volume hanno contribuito numerosi autori: Giorgia Annicchiarico Petruzzelli, Antonio Annichiarico Petruzzelli, Paolo Barone, Maria Loreta Chieffo, Eleonora Davide, Letizia De Luca, Gerarda Del Medico, Sonia Del Medico, Lina Filomena, Antonella Grande, Maria Grande, Maria Luisa Grande, Concettina Leone, Andrea Giulia Melchionna, Daniela Merola, Daniela Vellani e Claudia Venuti.
Ciascuno, con la propria voce, restituisce una visione unica di Zungoli, intrecciando fantasia, creatività, leggende, storia, aneddoti e misteri. I racconti sono introdotti dalle prefazioni di Tony Lucido, Dario Bavaro, Angelo Verderosa e Maria Loreta Chieffo.
Le pagine sono arricchite anche da splendidi scorci fotografici che completano il quadro narrativo.
Ne risulta un lavoro corale, coinvolgente e di grande valore culturale che “…Raccoglie racconti, versi e narrazioni che come in un mosaico, restituiscono un fotogramma di Zungoli: un paese unico nei suoi contrasti e nella sua identità proprio come coloro che lo raccontano. Dettagli e angoli del Borgo Campano diventano il punto di partenza per esplorare l’appartenenza, le tradizioni, le sfide dello spopolamento e la speranza che ancora vi si risiede. Più di una semplice raccolta, questo libro è una guida narrativa che accompagna il lettore in un viaggio corale attraverso un luogo dove da ogni pietra può nascere una storia. ‘Il paese come racconto’ è un gesto culturale, civile ed etico, un atto d’amore per un paese che lotta e merita di essere scoperto” (dalla seconda di copertina).
La curatrice, Maria Loreta Chieffo, scrittrice, ex dirigente scolastica e presidente della Pro Loco di Zungoli, ha già dedicato al suo amato paese due romanzi: Non è di qua (Ed. Tombolini) e Nel cerchio senza sbocco (Ed. Homo Scrivens).
DANIELA VELLANI
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