Ragazzi
La riunione dello scorso 26 febbraio 2025

Dopo la cerimonia di insediamento dello scorso 5 febbraio, mercoledì 26 febbraio, sotto lo sguardo benevolo di Gianni Rodari, alla presenza delle professoresse Barbara Cammarata e Roberta Melilli e del maestro Rosario Randazzo, si sono riuniti la Baby Sindaco e i membri della Giunta e del “Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze” eletti nell’Istituto Comprensivo “Giosuè Carducci” di San Cataldo.

“Quindi, essi hanno dato avvio alle loro attività”, precisa la nota stampa diramata dall’ufficio comunicazione dell’Istituto Carducci. Diverse sono le iniziative discusse e proposte per il corrente anno scolastico.

Nello specifico: iniziativa “C’è posta per voi”, cassetta postale nei due plessi scolastici in cui raccogliere le proposte e le osservazioni da sottoporre all’attenzione del Baby Consiglio; iniziativa “La scuola è casa nostra: diamo una mano per…”, raccolta di materiale scolastico e non, a disposizione delle classi dell’Istituto.

Ed ancora: partecipazione all’evento cittadino “Libri in maschera”, promosso dalla vicesindaca e assessora alla Cultura, dottoressa Marianna Guttilla; annuncio di un prossimo incontro formativo presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale di San Cataldo sulle attività del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze.

Gli argomenti all’ordine del giorno saranno illustrati dalla Baby Sindaco, l’alunna Lisa Sberna, nel corso di un collegamento online la cui data sarà resa nota prossimamente.

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La riunione dello scorso 26 febbraio 2025

Dall’incontro di mercoledì scorso (gli incontri si svolgeranno in orario pomeridiano), è emerso che le ragazze e i ragazzi hanno le idee ben chiare su ciò che vogliono realizzare per il bene della comunità di San Cataldo.

Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Carducci”, professor Salvatore Parenti, ha evidenziato l’importanza delle attività di questi alunni e alunne, ai quali “la Scuola si preoccupa di offrire spazi e autonomia per aiutarli a svolgere al meglio l’incarico elettivo che essi ricoprono. A noi tutti non resta che augurare loro «Buon lavoro»”.

MICHELE BRUCCHERI

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