di SALVATORE MINNELLA – L’EDITORIALE. Compleanno de La Voce del Nisseno, che festeggia 18 anni. A firmare l’articolo è uno scrittore e poeta veramente doc 

 
 Salvatore Minnella

 

In un’epoca in cui si registrano risse e aggressioni verbali che vengono poi amplificate da programmi televisivi e poi “rimasticate” nei social, si colloca da diciotto anni una piccola, garbata e sommessa voce: La Voce del Nisseno.

Seguo con interesse da molti anni, sebbene da lontano, gli avvenimenti raccontati da questo giornale periodico che, inizialmente editato in forma cartacea e da tempo anche on line, è nato col fermo proposito (nomen omen) di dare voce ai cittadini del Nisseno. Questa pubblicazione si è posta direi provvidenzialmente tra i quotidiani Giornale di Sicilia e La Sicilia, dando più spazio a notizie cosiddette “minori” nonché agli approfondimenti, al dibattito e alla discussione, colmando così un vuoto di informazione che caratterizzava i comuni del Vallone nello sfortunato – perché poco narrato e poco valorizzato – entroterra situato tra i fiumi Salso e Platani: territorio invece ricco di valori e fermenti culturali che la stampa nazionale o i periodici non potrebbero puntualmente raccontare.

Il merito va dato al giovane e caparbio giornalista serradifalchese Michele Bruccheri, che ha certamente trattato e dibattuto temi di cronaca e attualità, ma soprattutto ha posto alla ribalta il piccolo (ma importante) mondo economico e imprenditoriale del Nisseno, le istanze sociali dei suoi cittadini, i valori morali e culturali di cui la comunità del Vallone, sia pure in mezzo a mille contraddizioni e limiti, è portatrice. 

 
 Michele Bruccheri

È risaputo che la nascita e la crescita di un giornale o di una sia pur piccola biblioteca di paese sono sempre, per una società che si definisce civile, un lumino che rischiara il buio, un segno di vivacità culturale, un avamposto per il progresso civile e democratico di una società. Una comunità che dovesse perdere una “voce”, per di più libera rimarrebbe, viceversa, più povera e senza luce.

Vorrei però, se posso permettermi, esortare amichevolmente il direttore Bruccheri ad esercitare sempre più – e senza mai demordere – il ruolo di sentinella delle regole della convivenza civile, ad essere sempre attento e pronto a denunciare fatti e comportamenti che dovessero minare la convivenza civile, impegnandosi a favorire un clima che allontani la politica dal malcostume e dal malaffare, incoraggiando altresì l’impegno di giovani e associazioni verso la politica intesa come esercizio di un diritto-dovere non negoziabile, perché posto al servizio della collettività.

Dunque auguriamo buon compleanno a La Voce del Nisseno, giornale ormai divenuto maggiorenne coi suoi diciotto anni, e un futuro di traguardi sempre più brillanti come quelli già raggiunti nel suo giovane ma importante passato.

Auguriamo a Michele Bruccheri, suo direttore e alfiere, un percorso sempre più ricco di affermazioni professionali associando l’augurio alla mia stima personale, per aver creato e curato una macchina complessa qual è quella di un giornale, in una comunità spesso distratta da altri interessi e quasi priva di sostegni economici capaci di valorizzare questa ed altre attività culturali.

SALVATORE MINNELLA

(L’autore è stato docente di discipline tecnico-scientifiche presso un istituto superiore. Ha pubblicato «Strade sterrate»)

 

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