SERRADIFALCO. Colloquio con la psicologa Nadia Ligori e la logopedista Luana Naro del Centro «SinaPsi»

Alcuni ambienti del Centro SinaPsi

Nadia Ligori, psicologa e presidente del Centro “SinaPsi” di Serradifalco, e Luana Naro, logopedista, sono i “pilastri” portanti di questa realtà che interviene dove si presentano i deficit funzionali che vanno dal disturbo dell’apprendimento a quello del linguaggio. Tra i due fenomeni, infatti, c’è un’intima e profonda correlazione.

Queste due brave professioniste rappresentano, ormai, un essenziale punto di riferimento per studenti e famiglie. Con costante impegno e straordinaria dedizione, si occupano dei Bisogni educativi speciali (Bes), dei Disturbi speciali dell’apprendimento (Dsa) e dei Disturbi specifici del linguaggio (Dsl).

Laureata in Psicologia presso l’Università di Palermo, Nadia Ligori ha un doppio master – a Catania e a Messina – in Disturbi specifici dell’apprendimento e in Tecniche di Riabilitazione psicologica. Luana Naro, laureata in Logopedia presso l’Università di Palermo, ha conseguito un doppio master in Riabilitazione cognitiva (Università Tor Vergata di Roma) e Disturbi della deglutizione (Università di Pisa).

Abbiamo avuto, con loro, un lungo e fecondo colloquio. E qui riportiamo i passaggi salienti su dislessia e disturbi del linguaggio: basi comuni o disturbi differenti? 

«I Disturbi specifici del linguaggio (Dsl) – spiega la dottoressa Naro – rappresentano un insieme di quadri sindromici caratterizzati da un ritardo o disordine in uno o più ambiti dello sviluppo linguistico, in assenza di deficit cognitivi, sensoriali, motori e affettivi».

“I bambini e i ragazzi con Disturbo specifico di apprendimento (Dsa) – le fa eco la dottoressa Ligori – presentano un pregresso disturbo di linguaggio nel 30-40 % e, secondo alcuni, più della metà dei bambini con Dsl presenta difficoltà di apprendimento nei primi anni scolastici. I Dsl sono sovente associati anche a difficoltà di coordinazione motoria e/o a disturbi dell’attenzione”. “Un fattore importante è il deficit della memoria di lavoro fonologica”, conclude la logopedista.

“L’apprendimento a scuola è possibile solo grazie alle funzioni linguistiche, che permettono l’acquisizione di conoscenze e competenze anche in ambiti come ad esempio il calcolo. Sicuramente però, l’area in cui sono più influenti le abilità linguistiche è quella dell’apprendimento di lettura e scrittura, che richiede l’attivazione di numerose operazioni che hanno come punto di partenza la conoscenza della struttura del linguaggio orale”, prosegue la presidente del Centro “SinaPsi”.

Dopo una breve pausa, riprende: “Anche quando, durante la scuola, i sintomi più evidenti diminuiscono, i bambini con Dsl hanno deficit significativi nei compiti legati alla lingua scritta, sia relativi alla decodifica, sia relativi alla comprensione e all’espressione. E’ grande perciò la sovrapposizione tra bambini dislessici e bambini con Dsl, tanto che ritardi e/o atipie dello sviluppo linguistico vengono riscontrati con una frequenza che arriva fino al 50% nei soggetti con dislessia evolutiva”.

Tuttavia, c’è da precisare che, nonostante la stretta connessione tra linguaggio orale e apprendimento del linguaggio scritto, non c’è una vera e propria sovrapposizione netta tra i due.

“La maggior parte delle ricerche si è interessata del rapporto tra Dsa e difficoltà di elaborazione fonologica, in quanto le abilità fonologiche sono importanti per le lingue alfabetiche come la nostra, in cui la scrittura si basa sull’organizzazione sonora della parola, fonema per fonema – afferma la dottoressa Naro -. Studi longitudinali hanno dimostrato come soggetti con pregresso disordine fonologico eseguono compiti di lettura, spelling e conoscenza metafonologica ottenendo prestazioni inferiori a quelle dei soggetti di controllo. C’è una stretta relazione tra grado di consapevolezza fonologica e apprendimento della lettura nei suoi aspetti di decodifica. Le competenze metafonologiche, che si sviluppano soprattutto tra i 4 e i 7 anni, sono considerate uno degli indici più attendibili del livello di acquisizione del linguaggio scritto nei primi anni di scuola”.

Pure un deficit di memoria a breve termine specifico per il materiale verbale e soprattutto per l’elaborazione delle informazioni fonologiche, sembra strettamente connesso con le difficoltà di lettura e scrittura: “Dagli studi è emerso infatti che un difettoso funzionamento della memoria di lavoro verbale è alla base di problemi di acquisizione del linguaggio orale e scritto – puntualizza la logopedista -. Sono soprattutto lo sviluppo lessicale e la comprensione verbale ad essere compromessi da deficit di memoria fonologica a breve termine ma, allo stesso tempo, sembra anche che difficoltà linguistiche espressivo-articolatorie siano correlate (se non addirittura responsabili) a disturbi di memoria”.

“Nei bambini con disturbi specifici dell’apprendimento si sono riscontrate difficoltà morfo-sintattiche (difficoltà a riconoscere le forme che una parola può assumere in relazione ad una frase) come quelle presenti ad esempio nel Dsl definito disfasia evolutiva, che provoca una difficoltà precoce nell’apprendimento di lettura e scrittura e, a causa di un deficit sul piano logico-linguistico, un problema di apprendimento anche in una fase successiva, che compromette la comprensione della lettura e la programmazione della frase scritta”, asserisce Nadia Ligori. 

Possiamo, infine, dedurre che i bambini con Dsa hanno problemi specifici e significativi in tutti i settori del linguaggio orale, deficit che, a loro volta, si collegano in maniera differente con le diverse componenti del processo di lettura e scrittura.

Il Centro “SinaPsi” (la sede è ubicata in via Cavalieri di Vittorio Veneto, 10 – Serradifalco) – con le dottoresse Nadia Ligori (per info: 339 3580753) e Luana Naro (per info: 327 3635858) – potrà dare risposte efficaci, qualificate e tempestive. Basta contattare la psicologa e la logopedista per saperne di più e meglio su questa tematica delicata e importante.

MICHELE BRUCCHERI

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