Pasquale Del Vecchio
Daniela Vellani e Pasquale Del Vecchio

Nel mondo della cultura Partenopea si è aperto un vuoto incolmabile. Sì è spento l’avvocato Pasquale Del Vecchio, nobile di origine e d’animo, di grande spessore culturale, lungimirante e di ampie vedute, brillante e illuminato scrigno di idee nelle diverse forme di bellezza in tutte le sue sfaccettature. Negli anni Ottanta è stato vicepresidente del teatro San Carlo di Napoli.

Ha sicuramente lasciato la sua impronta presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli dove è stato vicepresidente e presidente e coadiuvato dalla direzione artistica di eccellenze musicali, ha promosso eventi, rassegne, progetti. Nel 2000 in stretta collaborazione col sovrintendente Francesco Canessa, mise in atto con successo il piano di ristrutturazione della Biblioteca del Conservatorio e di restauro degli antichi strumenti e della quadreria.

Si trattava del “Progetto Integrato” con cui, grazie all’inserimento dell’informatica nell’ambito organizzativo e dell’archiviazione della memoria storica, sono stati catalogati e digitalizzati gli antichi manoscritti della Biblioteca rari e di gran pregio. Il progetto si estese anche al Teatro San Carlo dove con partiture presenti nella Biblioteca e rielaborate da Maestri del Conservatorio furono realizzate esecuzioni di autori della Scuola Napoletana del ‘700.

La sua progettualità e poliedricità hanno favorito l’ampia diffusione di cultura: con passione, dedizione e lontano da dinamiche partitiche, ha sempre rivolto uno sguardo al futuro, ai giovani e con l’animo del saggio non ha mai smesso di ricercare, sperimentare, dialogare e dispensare consigli.

Pasquale Del Vecchio ha messo sempre a disposizione i suoi archivi personali, il suo ampio patrimonio culturale e artistico, le esperienze maturate attraverso numerosi viaggi, nonché le preziose dirette testimonianze dell’arte maturate nella Spagna oppressa nell’era franchista.

Pasquale Del Vecchio
Daniela Vellani e Pasquale Del Vecchio

I suoi salotti, Napoli, Milano, Roma e negli ultimi tempi il suo amato paese natio Baselice, erano vere e proprie fucine di arte, musica, politica, giornalismo, ricerca e impegno sociale e, come ha affermato Maria Adele Del Vecchio “la cosa più bella è che ha rivestito ogni suo ruolo istituzionale portando nel cuore l’anarchia, commuovendosi per i canti anarchici”.

DANIELA VELLANI

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