È stata convocata per domani un’assemblea pubblica cittadina, in Piazza Indipendenza a Palermo, in concomitanza della seduta dell’Ars (Assemblea regionale siciliana). Ne dà notizia il professor Leandro Janni, tenace presidente regionale di Italia Nostra Sicilia.
“Sicilia ancora una volta nell’inferno del fuoco – dichiara –. Sia chiaro: sugli incendi in Sicilia, gravissime sono le responsabilità del governo nazionale e del governo regionale. «Evento imprevisto e imprevedibile» afferma scriteriatamente l’attuale presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Da almeno vent’anni la Sicilia va regolarmente a fuoco, subendo danni rilevantissimi al suo patrimonio ambientale e paesaggistico. E adesso, danni persino alle abitazioni, ai beni archeologici e storico-artistici (al parco archeologico di Segesta, nella chiesa di Santa Maria del Gesù a Palermo). Per non parlare dei cittadini morti o feriti a causa dei roghi. Insomma, il commento del presidente Schifani offende la nostra sensibilità, la nostra dignità di cittadini”.
Leandro Janni continua: “Schifani, insieme a Nello Musumeci – nello scorso quinquennio presidente della Regione Siciliana, oggi Ministro della Protezione Civile –, di fronte a un’ondata di calore africano annunciata con largo anticipo e comunque incombente ogni estate, non sono stati capaci di porre essere un solo atto di prevenzione. E tutto questo risulta aggravato da un ministro delle Infrastrutture, Salvini, che di fronte a un evidente, tragico disastro politico-amministrativo fatto di strade disastrate, ferrovie interrotte, aeroporti fuori uso, servizi pubblici scadenti se non inesistenti, commenta annunciando ancora una volta la favola del ‘ponte sullo Stretto’ e parla persino di ‘energia nucleare’”.
“Di certo – recita il comunicato stampa inviato a La Voce del Nisseno (versione online) – siamo di fronte a omissioni gravissime e sulle quali occorre, oltre a proclamare lo stato di emergenza, intervenire con decisione attivando al più presto forme programmate e sistematiche di manutenzione dei boschi, delle campagne e delle aree verdi. E forme efficaci di controllo del territorio, inesorabilmente e permanentemente in balia della criminalità organizzata e non. Queste cose, noi di Italia Nostra, ma non solo, le abbiamo dette tante altre volte negli scorsi anni, proponendo una serie precisa e puntuale di misure, di azioni volte a tutelare il territorio, il paesaggio, ma non siamo stati ascoltati”.
“E adesso diciamo basta! È tempo di alzare la voce e chiedere un’immediata azione per proteggere la nostra amata terra – chiarisce la nota –. Le nostre case, i nostri boschi, la nostra biodiversità e il nostro patrimonio culturale sono in pericolo a causa di incendi che potrebbero essere evitati con una gestione adeguata. La vita di alcuni e la salute di tutti e tutte è compromessa da questa emergenza. È inaccettabile che le politiche ambientali siano trascurate e che i fondi (mal gestiti) destinati alla prevenzione e al controllo degli incendi siano insufficienti. Uniamoci per chiedere un cambiamento. Dobbiamo pretendere una maggiore attenzione da parte delle istituzioni, investimenti adeguati nella prevenzione, nell’assunzione e nella formazione del personale, nonché una stretta sorveglianza sulle attività illegali che alimentano gli incendi –continua Janni –. È fondamentale che venga fatta chiarezza sulle responsabilità e che vengano adottate misure concrete per garantire la sicurezza del nostro territorio”.
E conclude: “Non possiamo permettere che la Sicilia continui a bruciare impunemente. È ora di reagire. Chiediamo pertanto a tutti i cittadini e a tutte le cittadine di unirsi a noi in questa battaglia per la tutela dell’ambiente e della nostra terra. Dunque, sensibilizzate le persone intorno a voi e fate sentire la vostra voce all’assemblea pubblica cittadina convocata per domani, martedì 1 agosto 2023, in Piazza Indipendenza a Palermo, in concomitanza della seduta dell’Ars”.
Ci sarà anche una diretta-evento su Facebook (qui il link diretto): https://fb.me/e/1fR6eKufA
MICHELE BRUCCHERI
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