Un colpo mortale
Incendio del lago Soprano

Un colpo mortale al Lago Soprano di Serradifalco. Un vasto incendio, nel pomeriggio, distrugge l’intero canneto e lambisce minacciosamente alcune abitazioni. Dapprima sembra un piccolo episodio, gestibile. Poi invece ci si accorge che la situazione è grave, pesante.

Aumentano i mezzi dei Vigili del Fuoco che da Caltanissetta e dall’hinterland si riversano nelle adiacenze del bacino lacustre. Radio Rcs Sicilia e La Voce del Nisseno sono stati nella zona dell’incendio, a pochi metri. Per raccontare questa triste pagina di cronaca.

Abbiamo documentato l’episodio (sono ovviamente in corso indagini per accertare eventuali responsabilità) con diversi video da vicino, mentre le fiamme venivano domate dalle autorità preposte. E in esclusiva, domani, sul sito de La Voce del Nisseno vi faremo vedere queste straordinarie immagini mentre divampano, alte, le fiamme.

Vigili del Fuoco e corpo forestale, ma anche i carabinieri coordinati dal maresciallo Tommaso Maria Vozza. Ore per spegnere l’incendio che ha dimensioni gigantesche. E infatti, distrugge qualche abitazione, annerisce le campagne, elimina il canneto. Ma i danni sono anche per la vegetazione, per gli animali che letteralmente scappano. Una ferita mortale, quasi letale per questo martoriato e controverso lago.

Una riserva naturale orientata sovente bistrattata. La gestione è dell’ex Provincia Regionale di Caltanissetta. In tanti, però, si lamentano. Perché fa poco, o nulla, come dicono al cronista diversi abitanti della zona. “Un danno immenso – dichiara Daniele Territo, presidente del Consiglio comunale di Serradifalco –. Una catastrofe dovuta alla storica incuria e negligenza dell’Ente Gestore (ex Provincia) che non ha mai provveduto alla prevenzione di simili eventi”.

Un colpo mortale
Alcuni momenti dell’incendio al Lago Soprano

Parole alla nitroglicerina. E poi: “Tutta la mia vicinanza ai proprietari delle abitazioni e delle terre distrutte per il danno subito. A loro dico che il nostro impegno volto a far ottenere la gestione della riserva al Comune di Serradifalco procede incessantemente e che simili eventi ci spronano a perseguirlo con ancora più interesse affinché ciò avvenga al più presto”.

Infine, ringrazia i Vigili del Fuoco, i Forestali e le forze dell’ordine “tutte per il lavoro svolto nel tentativo di ridurre i danni”.

Interviene anche il vicesindaco, Basilio Martino (il sindaco oggi è fuori sede per impegni, ma è stato costantemente informato di tutto): “Dal 2015, ben otto anni, che ci battiamo per ottenere la gestione della Riserva Naturale Orientata del Lago Soprano. Il nostro grido (a volte disperazione come oggi) non viene mai ascoltato. Spero che non sia troppo tardi quando capiranno che la gestione deve essere del Comune e di nessun altro, che ne garantirà la gestione con chi ama e vive il nostro territorio”.

Dulcis in fundo: “Tanta tristezza – osserva – ma non molliamo. Non indietreggeremo un passo”. Sento diverse voci, dei proprietari che sono giustamente arrabbiati. E un’ambientalista annuncia che presenterà un esposto alle autorità competenti.

Oggi, il Lago Soprano, ha ricevuto un colpo mortale. Micidiale. Potente. Si spera, ora, di cambiare registro. Questa ricchezza locale andrebbe valorizzata meglio e da Serradifalco il segnale, dopo questo brutto incendio pomeridiano, è forte e chiaro.

MICHELE BRUCCHERI 

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