salvatore petrotto
La copertina del libro

Si parla ancora del Caso Montante, condannato a 14 anni di reclusione. A Caltanissetta, dove la Procura del capoluogo nisseno lavora da parecchio tempo per ulteriori indagini. Nel pomeriggio di giovedì prossimo, alle ore 18.30, verrà presentato il libro intitolato “Il Sistema Montante” (edito da Bonfirraro) di Salvatore Petrotto, già sindaco di Racalmuto. Il meeting avverrà presso il Teatro Rosso di San Secondo.

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Salvatore Petrotto

Sarà protagonista, ovviamente, l’autore e inoltre sono previste le presenze dell’avvocato Stefano Catuara, del giornalista Gianpiero Casagni e dell’imprenditore Pasquale Carlo Tornatore (già assessore comunale nella giunta guidata dal sindaco Giovanni Ruvolo). La prefazione al libro è firmata da Mauro Mellini, ex parlamentare e noto penalista.

Nel libro, l’ex sindaco Petrotto ricostruisce sostanzialmente – con numerosi particolari e abbondante documentazione – “gli anni oscuri dell’economia siciliana che coincidono con i migliori anni di Antonello Montante che, da sconosciuto, diventa l’uomo più potente di Sicilia come presidente di Sicindustria – si legge nel comunicato stampa diramato dalla casa editrice -. La relazione della Commissione Regionale d’inchiesta non definisce ‘Terzo livello mafioso’, ma Sistema Montante (dall’ex presidente di Sicindustria oggi agli arresti per mafia, ndr), quello che negli ultimi anni ha dominato la Sicilia”.

Petrotto, 56 anni, sposato e padre di tre figli, laureato in Lettere Moderne e docente di materie letterarie, racconta il potere parallelo a quello delle legittime istituzioni. Parte dal 2007 quando, secondo l’ex sindaco di Racalmuto (dal 1993 al 2002 e poi dal 2007 al 2011), “la mafia cambia pelle, indossa la maschera dell’antimafia e mette a segno un vero e proprio colpo di Stato. Gli ultimi professionisti dell’antimafia l’hanno combinata davvero grossa. Hanno inscenato la più solenne impostura che si ricordi, dai tempi dello sbarco anglo-americano a oggi. Il protagonista è stato un personaggio davvero pittoresco: Calogero Antonello Montante”.

La nota, dura e sferzante, prosegue: “A colpi di dossier diventa il padre-padrone della Sicilia e si lancia alla conquista dell’Italia intera. La sua storia nel 2018 finisce male, tra arresti domiciliari, detenzione in carcere e conseguenti processi penali. Parecchi sono i lati oscuri della sua spy story” in cui sono coinvolti, a vario titolo, numerosi personaggi pubblici che stanno affrontando il processo nel capoluogo nisseno. “C’è ancora da stabilire se quello che gli inquirenti di Caltanissetta hanno definito, in suo onore, Sistema Montante, è davvero finito o se già si cela sotto altre mentite spoglie”.

“Petrotto – conclude la nota stampa – è anche lui una vittima. Ma non si è piegato e non si piegherà mai a un sistema mafioso, nonostante la sua vita e quella dei suoi familiari sia stata stravolta e quasi distrutta da questo Sistema Montante. Ha avuto il coraggio di andare avanti e combattere la battaglia della legalità per sé e per tutti i siciliani onesti, anche attraverso le pagine di questo libro nel quale emerge chiaramente l’amore che nutre per la propria terra, la Sicilia, nonostante il disprezzo di uomini come Montante & Co”.

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La copertina del libro

Il libro e la relativa presentazione di giovedì pomeriggio, dunque, descriveranno questo Sistema Montante, l’ascesa e il declino degli apostoli dell’antimafia – recita il sottotitolo del volume -, uomini di Stato infedeli, servizi segreti deviati e giornalisti spregiudicati. Il primo libro a raccontare tutto ciò è stato, dal marzo di quest’anno, “Il Padrino dell’Antimafia” del giornalista Attilio Bolzoni (La Repubblica). Zolfo Editore, 312 pagine, ha come sottotitolo “una cronaca italiana sul potere infetto”.

MICHELE BRUCCHERI

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