“Come il lago”
Maria Elisa Gualandris

“Come il lago” è un libro giallo, pubblicato dalla giornalista Maria Elisa Gualandris. Un volume intrigante, di ben quattrocento pagine. È ospite de La Voce del Nisseno e si racconta a noi, a voi. Ci parla della sua creatura letteraria.

Laureata in Filosofia, Maria Elisa Gualandris vive a Verbania, sul lago Maggiore, ed è speaker radiofonica e giornalista professionista. Scrive principalmente di cronaca nera e giudiziaria. Collabora attivamente con tv locali e varie testate giornalistiche.

Da qualche anno, ha messo su un blog interessante: “i libri di Meg”. È dedicato alla lettura, sua grande e vorace passione. “È un blog nel quale condivido la mia passione per la lettura, scrivendo recensioni e pensieri dei libri che amo”, dichiara al nostro microfono.

“Come il lago”, di circa 400 pagine, è il tuo libro pubblicato da poche settimane. Di cosa si tratta?

Si tratta di un giallo, con un’indagine per la giornalista Benedetta Allegri, che in questo libro ha abbandonato la professione di reporter per via della vita precaria che comportava. Deve scoprire la verità sulla morte di una donna, Annalisa, trovata in un laghetto di montagna.

Dunque, un nuovo caso per Benedetta Allegri?

Benedetta dovrà decidere se abbandonare per sempre il giornalismo e le sue indagini per dedicarsi al lavoro più rassicurante di copywriter in un’agenzia pubblicitaria a Milano, oppure se cimentarsi in una nuova avventura. Seguirà la sua passione?

Hai in programma presentazioni del tuo libro?

Per il momento no, ne riparliamo a settembre.

Chi l’ha letto, che valutazioni ha espresso?

Fino ad ora sono state positive, mi hanno detto che si legge in modo scorrevole e sono stati tutti contenti di ritrovare Benedetta, per gli amici “Benny”.

Chi fosse interessato al tuo volume “Come il lago”, come deve muoversi per acquistarlo?

Lo si può acquistare su Amazon, anche in ebook, ed è disponibile anche per Kindle Unlimited.

“Come il lago”
La copertina del libro

Quando hai scoperto la passione per la scrittura?

Ho sempre amato leggere, fino da quando ero piccolissima. E da lì poi è nato anche l’amore per la scrittura, ma ci ho messo 38 anni prima di iniziare a scrivere un romanzo. Ma poi non ho più smesso e non ho intenzione di farlo.

Sei una collega giornalista: quanto influisce la tua esperienza di cronista di nera e giudiziaria nella tua narrativa?

Influisce molto perché la mia protagonista, in pratica, fa il mio stesso lavoro. Mi piace la cronaca e credo che sia anche un bell’aiuto nello scrivere un giallo, dato che il sistema della giustizia in Italia è abbastanza complesso e bisogna conoscerlo bene per evitare errori grossolani.

Sei anche conduttrice radiofonica. Domanda difficile: tra la scrittrice, la giornalista e la speaker radiofonica cosa scegli e perché?

Non credo che potrei rinunciare a nessuno di questi aspetti della mia vita! La scrittura è una passione, non un lavoro, della quale non posso più fare a meno, mentre la radio e il giornalismo sono il mio lavoro. Forse non potrei rinunciare al “buongiorno” mattutino al microfono della radio, che pronuncio ogni mattina alle 7 da ormai diversi anni.

Da qualche anno, hai creato un blog: ce ne parli?

Si tratta de “I libri di Meg”, è un blog nel quale condivido la mia passione per la lettura, scrivendo recensioni e pensieri dei libri che amo. Un po’ per non dimenticarmeli e un po’ per raccogliere anche i pareri dei lettori.

Qual è l’ultimo libro che hai letto?

“La stanza delle mele” di Matteo Righetto. Bellissimo e commovente.

Qual è la tua principale dote, umana e professionale?

Spero che sia la lealtà. Spero di essere una persona che non tradisce e sulla quale si può contare.

E il tuo peggior difetto, sempre umanamente e professionalmente?

Spesso non credo abbastanza in me stessa.

Quali sono i tuoi irrinunciabili valori?

Sincerità, correttezza, rispetto del prossimo.

Infine, quale messaggio consegni ai lettori de “La Voce del Nisseno” (versione online)?   

Spero che troverete nella lettura di “Come il lago” qualche ora di relax e spero anche che vi affezionerete a Benedetta. Il messaggio che attraverso di lei vorrei trasmettere è di non arrendersi mai e non lasciarsi abbattere dalle difficoltà, ma combattere per ciò in cui si crede. Grazie!

MICHELE BRUCCHERI

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