scala dei turchi
La Scala dei Turchi imbrattata

Vandali e incivili. Dalla “mente” criminale. Senza ombra di dubbio. Uno sfregio inaccettabile deturpa, oggi, la marna bianca della Scala dei Turchi, nell’agrigentino. Questo bene più unico che raro, dopo Punta Bianca, è stato vigliaccamente imbrattato, ferito, offeso.

Ignoti hanno sfregiato questa bellezza, la famosa Scala dei Turchi. Un vero e proprio bene candidato a diventare Patrimonio dell’Umanità Unesco. Attualmente, questa meraviglia siciliana è inaccessibile per il pericolo di frane.

Vandali, incivili, criminali. Sono queste le parole che meritano chi ha offeso la bellezza, la natura, questo splendido gioiello siciliano. Con una misera polvere rossa hanno imbrattato il mitico gigante di Realmonte, nell’agrigentino. Un bene apprezzato e amato da tutti, tranne da questi maledetti che hanno deturpato la Scala dei Turchi.

È al centro di feroci polemiche, da tempo, questo bene della collettività. Tra il “sedicente proprietario” e il Comune. Ma la ferita odierna, ovvero queste mortificanti macchie rosse versante su un vasto segmento della Scala dei Turchi, è ancora più dolorosa. Una ferita vistosa, palese, visibile.

I carabinieri sono sulle tracce di questi maledetti criminali, dalla mente bacata. Sono vandali incivili. I rilievi, si spera, dovranno dare un’identità a questi emeriti cretini. In estate, quest’anno, pochi mesi addietro, altre macchie rosse furono rinvenute sulla marna di Punta Bianca, che prossimamente diventerà riserva naturale.

scala dei turchi
La Scala dei Turchi imbrattata

Questa offesa alla natura e alla bellezza, inevitabilmente, ha provocato forte rabbia e sacrosanta indignazione. Non solo tra gli abitanti, ma nella collettività che ama questo bene che nel 2018 venne definito miglior paesaggio d’Europa. Vinse un importante premio, però questa sinistra polvere odierna ne offusca immancabilmente il valore.

Ora, tuttavia, i carabinieri e il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, dovranno far luce su questo increscioso scempio ambientale. I militari dell’Arma dei Carabinieri e la magistratura, acquisiti i filmati, faranno di tutto per sanare questa dolorosa ferita.

Infatti, è stata aperta un’inchiesta contro ignoti. Il reato ipotizzato è danneggiamento di beni avente valore paesaggistico. La Procura della Repubblica di Agrigento sta indagando per scoprire gli esecutori. Sono stati disposti esami sul materiale rinvenuto e indagherà le rivendite della zona. I carabinieri della compagnia del capoluogo agrigentino sono in prima linea, coadiuvati dal maggiore Marco La Rovere. Sono state acquisite le immagini di videosorveglianza. Speriamo di scoprire presto i responsabili.

MICHELE BRUCCHERI    

 

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