alfredo pirri
Castello Maniace di Siracusa

A restituire nuova emozione agli spazi legati ad architetture del passato, ma anche attuali dove i ritmi di luci naturali e artificiali interagiscono con oggetti e materiali del luogo e di diversa provenienza con cui suggerire un nuovo modo di ripensare al rapporto tra passato e presente, sono diverse opere di Alfredo Pirri tra i più interessanti protagonisti della scena artistica contemporanea che tende a sorprendere lo spettatore dandogli l’occasione di ritrovare una nuova dimensione di appartenenza alla storia ad iniziare da un senso di smarrimento dettato da altre dinamiche spazio/tempo.

È dal passato quale memoria da ridefinire entro un presente in costante trasformazione, che prende forma il senso di questo cammino. Non a caso la sua recente installazione “Passi” allestita presso gli spazi del Castello Maniace a Siracusa, risuona di questa trasformazione e recupero del passato grazie a complessi architettonici e scenari naturali dove il visitatore è protagonista nel suo agire gli ambienti e allo stesso tempo spettatore nel suo osservarli.

Dopo essere stata esposta a Roma alla Galleria Nazionale, Palazzo Altemps e al Foro di Cesare, a Salerno alla Certosa di Padula e in Bosnia a Konjic presso l’ex Bunker di Tito, l’installazione, a cura di Helga Marsala allestita fino al 31 dicembre 2021 presso gli spazi del Castello federiciano Maniace, regala nuovo respiro a questo maestoso scenario in un’affascinante corrispondenza con il mare che circonda la fortezza. Oggi di pertinenza della Soprintendenza regionale di Siracusa, il Castello Maniace, luogo fortificato sin dai tempi degli antichi Greci, successivamente roccaforte bizantina fu edificato dall’architetto Riccardo da Lentini su ordine di Federico II di Svevia.

Alfredo Pirri, nato a Cosenza nel 1957 e attivo a Roma dove vive e lavora, nella sua opera che abbraccia non solo le arti visive, ma anche teatro, architettura e grafica, ha utilizzato diversi materiali come ad esempio gli specchi spesso frantumati a suggerire rappresentazioni estranianti, o elementi come l’acqua nel suo essere fonte di vita e di distruzione, ma anche di trasformazione.

A guidare alla scoperta di questa opera che entra nei ritmi di una continuità espressiva tra pittura, teatro e installazione e con cui l’artista esplora i possibili adattamenti della materia allo spazio e alle superfici è il film documentario diretto da Pietro Leone visibile online sul sito di Sky Arte. In particolare racconta la pavimentazione di specchi realizzata dall’artista per la Sala Ipostila del Castello Maniace.

Grazie a questi specchi calpestabili si possono vedere moltiplicarsi le immagini delle volte a crociera, delle colonne in pietra luminosa, della sobria architettura normanna. Passato e presente si intrecciano in un dialogo affascinante ricreato da questo immenso pavimento di specchi frantumati su cui trovano spazio antichi reperti del luogo a confermare lo straordinario potere dell’arte contemporanea nei suoi aspetti di matrice concettuale e nella sua chiave visionaria.

alfredo pirri
“Passi” di Alfredo Pirri

Nel moltiplicarsi di luce, spazio, forme e linee l’ambiente viene radicalmente trasformato tra suggestioni di tipo estetico e simbolico: il soffitto e le pareti, sdoppiandosi e frammentandosi sullo specchio, destinato a infrangersi sotto il peso di migliaia di passi, produrranno immagini nuove, dilatate, plurali, irregolari.

La superficie di specchi, calpestabile in sicurezza grazie al tipo di materiale utilizzato, permette al pubblico di vivere una performance collettiva in cui i passi dei vari visitatori contribuiscono di volta in volta a frantumare gli specchi. Lo specchio invita a guardarsi dentro a scandagliare nei luoghi più nascosti della memoria e alla memoria, o meglio al passato fanno riferimento alcuni reperti provenienti dal Museo archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa e le leggere sfere colorate che rimandano con la mente a quei proiettili in pietra di antiche catapulte.

Queste leggerissime sfere che dialogano con gli antichi reperti entro questo scenario acquistano un particolare valore simbolico che si associa ai frammenti di capitelli esposti nella seconda sala del castello: frammenti ritrovati in loco, memorie storico-architettoniche accostate a due nuovi disegni e una maquette di specchi dedicati al Maniace, insieme a una serie di acquerelli realizzati dall’artista di recente.

L’installazione di Pirri, all’interno dello storico edificio ridisegna l’ambiente generando una perfetta sintesi tra architettura e natura, tra storia e arte contemporanea. Ad aver prodotto e realizzato questa installazione poderosa all’interno dello storico castello Maniace, su idea della curatrice Helga Marsala, è stata Aditus in stretta collaborazione con la Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Siracusa. Aditus è concessionaria per i servizi aggiuntivi della Regione Siciliana per i principali siti archeologici e culturali della Sicilia orientale. Foto Alfredo Pirri, ‘Passi – Castello Maniace’, 2021 – Still da video © Pietro Leone

 SILVANA LAZZARINO

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