La magia dell’haiku, genere poetico giapponese risalente al XVII scolo durante il periodo Edo, volto a restituire le infinite vibrazioni della natura tra cielo e terra, ma anche contesti legati all’esistenza tra passato e presente, è un modo di scrivere poesia per incantare l’anima tra visibile e invisibile, unitamente alle emozioni così da racchiudere in un respiro, un evento attuale o trascorso sotto forma quasi di metafora in cui viene dato risalto al non detto, al sottinteso.
Diversi scrittori anche italiani hanno apprezzato questo genere di espressione artistica, o meglio di poesia dell’anima tra cui Ungaretti e Quasimodo. In pochissimi versi l’haiku, spesso riferito alle atmosfere delle stagioni, restituisce una sorta di “quadro vivente”, riuscendo a rispecchiare la bellezza ed evanescenza della natura, gli stati d’animo propri di ogni individuo, cogliendo momenti fugaci in modo intenso. In questo richiamo ad un’interconnessione tra l’individuo e l’ambiente, l’haiku rappresenta un’occasione per promuovere consapevolezza e un maggior interesse e apprezzamento per gli aspetti più semplici della vita.
Per gli amanti dell’haiku da non perdere l’appuntamento del prossimo 22 febbraio 2025 a Roma presso la Galleria Arte Sempione dell’artista internazionale Stefania Pinci (Corso Sempione, 8) alle ore 18 con lo scrittore, poeta, comico e attore Marco Mezzetti che presenta il suo libro “Poesie 2005 – 2023″ (Edizioni La Gru) dove versi di natura intimista spesso ritmati fanno riferimento a tematiche non solo legate ai ricordi, ai viaggi e all’amore, ma anche alla natura e alla società.
A dialogare con l’autore è il poeta e scrittore Alessio Miglietta, intervengono Domenico Guida aka Atmonauta poeta, autore, compositore musicale e fotografo, Franco Tinto maestro di chitarra e concertista e Tiziana Mezzetti Counselor a mediazione artistica e danzatrice; le letture sono a cura di Tiziana Fedi.
Marco Mezzetti, vincitore di numerosi premi letterari, è autore di haiku ironici realizzati a partire da frasi fatte, frasi idiomatiche, aneddoti, detti, modi di dire, proverbi e in parte allo slang della nostra lingua, ma ribaltandone il significato per giungere ad una sorta di battuta nella metrica essenziale del classico haiku (5-7-5 sillabe) con o senza sinalefe.
Durante la serata il pubblico sarà coinvolto e incoraggiato a comporre haiku ironici all’italiana, del genere inventato da Marco Mezzetti e proposto in parte in un libro pubblicato nel 2008 “Resti da ricomporre, poesie del tempo perso e ritrovato”, (Giraldi edizioni), ma soprattutto in “Non mi viene – raccolta di haiku ironici”, (Pendragon edizioni 2012).

Tutti gli interessati possono comporre e portare i propri haiku come da esempi riportati alla fine di questo testo, per leggerli durante la serata e volendo, vederseli pubblicati in una sezione apposita assieme a quelli di Marco Mezzetti (firmando apposita liberatoria con fotocopia del documento in loco o anche inviato via mail in un secondo momento a: marco.mezzetti.12dq@alice.it).
Facciamo qualche esempio di questa tipologia di haiku:
Due uova a letto
senza preliminari.
Andiamo al sodo?
Innamorata
del boia di Parigi.
Persa la testa!
Un dì la morte
mi suonerà alla porta.
Vivo all’aperto!
La serata ad ingresso libero prevede un brindisi e rinfresco finale con l’autore, unitamente al firma copie. Per maggiori informazioni contattare il numero: 375/8206933.
SILVANA LAZZARINO
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