Willow
Giuseppe Carli e Willow

I suoi motivi fantastici compaiono nelle agende Comix, nelle collezioni Borsalino e Pitti Immagine Uomo e sui divani Luca Boffi. Willow, pseudonimo di Filippo Bruno, vanta numerose collaborazioni prestigiose con aziende del calibro di Motta, Lozza, Timberland, Carpisa e Bialetti.

L’artista meneghino ha scelto il “Centro d’arte Raffaello” per la sua personale nella città di Palermo. Un’opportunità unica per immergersi nel suo mondo affascinante fatto di colori vivaci, forme fluide e dettagli curiosi.

L’inaugurazione della mostra che reca come titolo lo stesso nome dell’artista, si terrà domani pomeriggio alle ore 18 negli spazi espositivi di via Emanuele Notarbartolo 9/e. Il vernissage sarà preceduto da un incontro con i giornalisti, in programma nella stessa sede tra le ore 10 e le ore 12 di oggi.

Alla conferenza stampa parteciperanno, oltre all’artista, Giuseppe Carli e Sabrina Di Gesaro, rispettivamente curatore della personale e direttore artistico della galleria. Un evento prestigioso che conferma la vocazione del “Centro d’arte Raffaello” a intraprendere sinergie con nomi contemporanei di rilievo internazionale quali Willow.

Classe 1978, nato a Milano, è uno degli artisti di punta della Pop Art dello scenario italiano attuale. Willow ha saputo conquistare l’attenzione del pubblico, anche estero, grazie alla sua capacità di creare opere dal gusto pop con un significato profondo, in grado di catturare l’anima degli osservatori, trascinati in un ciclone di forme e sensazioni, tra gioco, ritmo e ironia.

Dopo avere conseguito il diploma presso la Scuola del Fumetto e dell’Illustrazione a Milano nel 2000, a conclusione dell’iter accademico ha iniziato a lavorare con case editrici, agenzie pubblicitarie e aziende.

Willow
La locandina

Nel suo percorso artistico spiccano la partecipazione a mostre di particolare pregio come, nel 2015, “Miami Art Expo”, al “Group Show for Charity” da Sotheby’s a Milano e, nel 2016, la reinterpretazione del logo con il panda gigante per la stampa su borse ecologiche in occasione del cinquantesimo anno di attività del Wwf Italia.

Per Willow, i suoi soggetti – entità cellulari che sembrano appartenere a un mondo magico e fantastico – sono “l’arte che ride dell’arte”.  A spiegarlo è Giuseppe Carli, critico d’arte e curatore della mostra.

“A prima vista – osserva – le opere di Willow mostrano ovvie parentele formali con elementi ormai entrati nella storia della pittura moderna, come le alternanze delle sapienti campiture di colore, grandi e piccole gestualità che portano i suoi soggetti ad appropriarsi dello spazio, sia individualmente che nella loro coralità, transumando la fantasia a una condizione naturale e necessaria”.

“Sembrerebbe facile – sottolinea Giuseppe Carli – assimilare il suo operato alle correnti artistiche del Pop inglese, della Pop Art e del New Pop”.

“Se lo storico e critico Michele Dantini – aggiunge – ci spiega che il termine Pop deriva da popular, che in italiano può essere tradotto con demotico o vernacolare, ne consegue un riferimento a quella scrittura ordinaria propria della vita quotidiana di cui Willow si fa portatore, con il linguaggio fumettistico dei balloons e di parole onomatopeiche fatte di suoni e rumori”.

Ad allietare il vernissage di domani, sabato 7 ottobre, che prevede un ingresso libero e gratuito, la presenza del dj set Federico Pedone.

Le opere dell’artista rimarranno fruibili con le stesse modalità fino al prossimo sabato 28 ottobre, nella sede di via Emanuele Notarbartolo, tutti i giorni tranne domenica e lunedì mattina, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16.30 alle ore 19.30.
Chi volesse conoscere più dettagliatamente la sua arte può consultare il sito raffaellogalleria.com

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