Paolo Gubinelli
La locandina

Non è sempre facile trovare risposte al senso di questo piano di vita dove la maggior parte di comportamenti e scelte sono dettate dal pensiero logico e razionale, a discapito di quello divergente riferito all’intuizione e alla creatività; come non è facile centrarsi su un ascolto profondo e autentico delle proprie emozioni atte a definire decisioni e azioni con cui orientare il proprio cammino. Paolo Gubinelli

A proiettare lo sguardo e la mente entro un nuovo modo di osservare sé e gli altri, in linea con il bisogno di ritrovare quell’armonia tra l’uomo e l’ambiente a lui intorno compresa la natura, è l’opera del Maestro Paolo Gubinelli, artista di fama internazionale, dove atmosfere avvolgenti definite nella dinamica di forma, spazio e colore, aprono alle imprevedibili sensazioni del pensiero attraverso cui recuperare ricordi passati e osservare stati d’animo del presente.

All’opera su carta del Maestro Paolo Gubinelli, protagonista di numerose e prestigiose mostre personali e collettive in Italia e all’estero è dedicata l’esposizione che ha inaugurato ieri pomeriggio nella Sala Conferenze “Virginia Carini Dainotti” della Biblioteca Statale di Cremona diretta da Raffaella Barbierato.

Realizzata in collaborazione con A.D.A.F.A., la mostra del pittore e poeta Paolo Gubinelli “L’opera su carta di Paolo Gubinelli” con Testo di Vera Agosti, è visitabile fino al 12 gennaio 2024 ad ingresso libero. Nel percorso si nota come i segni su carta ora leggeri e accennati, ora intensi e quasi graffianti, restituendo combinazioni di forme e geometrie in costante cambiamento, risuonino come sinfonia nella mente a ripercorrere la magia di un tempo finito e infinito tra visibile e invisibile, memoria e momento presente, verso quel confine dove ci si ricongiunge con l’inizio del proprio viaggio.

Nato in provincia di Macerata (Matelica 1946) inizialmente attratto dalla musica, Paolo Gubinelli, ben presto si interessa all’arte di cui apprende tecniche e segreti grazie ad incontri con grandi maestri tra cui: Bruno Munari, Enrico Castellani, Mario Nigro e poi Alberto Burri, Giuseppe Uncini, Enrico Castellani e Piero Dorazio, compreso Lucio Fontana dal quale apprende come determinante sia il concetto dello spazio che resterà fondante nella sua ricerca.

L’arte di Paolo Gubinelli dopo diverse esperienze pittoriche su tela e altri materiali con l’uso di tecniche non tradizionali, si accosta alla carta inizialmente lavorando il cartoncino bianco morbido al tatto particolarmente ricettivo alla luce, poi utilizzando la carta trasparente, entrambi incisi in modo più e meno intenso secondo strutture geometriche sensibili al gioco della luce. La carta infatti attraverso incisioni, tagli, piegature e acquerelli, gli ha permesso di raccontare aspetti dell’esistenza che spesso sfuggono in una società frenetica e sempre in corsa contro il tempo come quella attuale. Paolo Gubinelli

Il nome di Gubinelli, o meglio la sua arte è associata a nomi importanti del panorama poetico italiano e internazionale. Diversi infatti sono i cataloghi in cui le sue opere sono accostate a poesie inedite di autori tra i quali citiamo: Alberto Bevilacqua, Libero Bigiaretti, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Tonino Guerra, Emilio Isgrò, Clara Janés, Mario Luzi, Alda Merini, Giampiero Neri, e poi Umberto Piersanti, Antonio Riccardi, Davide Rondoni, Tiziano Rossi, Roberto Roversi, Paolo Ruffilli, Mario Santagostini e Maria Luisa Spaziani.

Le sue opere sono esposte in permanenza nei maggiori musei in Italia e all’estero. Tra le esposizioni vanno menzionate: la 54 Biennale di Venezia Padiglione Italia presso L’Arsenale invitato da Vittorio Sgarbi e scelto da Tonino Guerra, con l’installazione di n. 28 carte cm. 102×72 accompagnate da un manoscritto inedito di Tonino Guerra.

SILVANA LAZZARINO

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