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Bandiere nella sede del Comune di San Cataldo

“Le richieste dei sindaci siciliani sono assolutamente da sostenere. I nostri enti locali rischiano di perdere l’ennesimo treno, il più ricco di sempre, salire sul quale significa portare ricchezza e sviluppo nei nostri territori. Ma i nostri Comuni, e con essi il Comune di San Cataldo, pagano lo scotto di un organico a dir poco dimezzato, con gravi lacune nelle fasce dirigenziali”.

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Bandiere nella sede del Comune di San Cataldo

Ed ancora: “È per questo che il Collettivo letizia, Le Spighe, Movimento 5 Stelle San Cataldo e il Pd sostengono l’iniziativa dei sindaci siciliani e chiedono a ogni forza politica sana e che ha a cuore le sorti dei territori isolani di attivarsi, affinché quelle richieste vengano accolte, e subito”.

Prosegue la nota stampa: “Come si può, in simili condizioni, agganciare le opportunità del Pnrr in primis, ma anche di tutte le altre per attingere a finanziamenti che possano utilmente divenire volano di sviluppo? Progettare non è cosa semplice: occorrono qualifiche e competenze, oltre che esperienze; diventa impossibile se non si hanno in organico le figure professionali adeguate”.

“E se vige il blocco delle assunzioni, come si può superare un simile ostacolo? Pensiamo, in particolare, ai comuni in dissesto finanziario, quali San Cataldo. Rischiamo di rimanere al palo, noi che già siamo in un territorio martoriato dalle differenze economiche, infrastrutturali e dalla stessa insularità”, continua il comunicato a firma Collettivo letizia, Le Spighe, Movimento 5 Stelle San Cataldo e Pd.

“Nel nostro Comune mancano figure apicali indispensabili per la rincorsa alla progettualità del Pnrr, in tutti i settori, ma in modo particolare in quello finanziario e tecnico. Il passaggio è decisivo: occorre dotare immediatamente il nostro Comune, e tutti gli altri comuni che ne lamentano la mancanza, delle figure professionali tali per cui le scelte politico-amministrative possano avere una sponda di valide competenze ed esperienze”, si legge ancora.

Ed infine: “Senza di ciò il baratro fra territori meridionali e il resto della nazione sarà destinato ad aumentare, aggravando il quadro di deterioramento sociale, aumentando la fuga dei nostri giovani, lo spopolamento delle città, la caduta dei livelli dei servizi, tutto quello che già oggi è sotto gli occhi di tutti”.

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