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La locandina

Un viaggio nella poesia contemporanea spagnola nel segno dell’ecologia, un evento speciale nel mondo ispano-americano insieme a una delle voci poetiche più rappresentative in difesa della foresta amazzonica, infine il contest Climate Speaks, dedicato alla crisi climatica, con le ragazze e i ragazzi delle scuole del V Municipio di Roma coinvolti in una serie di poetry-lab e in un contest pubblico. Torna nella Capitale il “Festival europeo di poesia ambientale”, organizzato per il quinto anno dalla start-up culturale Saperenetwork, kermesse che dal 16 al 23 ottobre coinvolgerà poeti, studiosi e appassionati di tutte le età in uno sguardo ravvicinato sul rapporto fra poesia e ambiente.

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Grazie alla partnership con l’Instituto Cervantes di Roma e con il Liceo spagnolo Cervantes di Roma, questa quinta edizione del Festival vedrà come paese ospite la Spagna, ricca di progetti ecopoetici e d’iniziative come “Poetas por el clima”, con i poeti in prima linea nella sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e sulla tutela della casa comune. Per ogni lingua coufficiale della Spagna, vale a dire basco, castigliano, catalano e galego, sarà presente infatti una poetessa: quattro interpreti, tra le più importanti nel paese, quattro voci che ne testimoniano la diversità culturale e che esprimeranno in un’ideale staffetta le proprie istanze per la sostenibilità.

Il Festival europeo di poesia ambientale, che si avvale del contributo scientifico del magazine culturale Sapereambiente e della rivista Insula europea, quest’anno si realizza in collaborazione con Instituto Cervantes di Roma, i Centri di Studi Galeghi della Sapienza Università di Roma e dell’Università degli Studi di Perugia, la Pontificia Università Antonianum, il Liceo español Cervantes le con la partecipazione di Conapi e Mielizia, si legge nel comunicato stampa inviato a La Voce del Nisseno (versione online).

«Può la poesia essere uno strumento per intervenire nel dibattito pubblico sulle questioni ambientali? La risposta di molte poetesse e poeti europei è certamente positiva. E quest’anno il Festival offre l’opportunità di incontrare quattro voci importanti dell’ecopoesia ispanica grazie alla partnership con l’Instituto Cervantes di Roma – spiegano Angiola Codacci Pisanelli, Marco Fratoddi e Carlo Pulsoni, direttori artistici del Festival –. Inoltre l’evento speciale con Juan Carlos Galeano, poeta colombiano nato in Amazzonia, per la prima volta a Roma, porterà la voce delle comunità locali che proteggono il polmone del mondo. E poi spazio ai giovani con Climate Speaks: laboratori poetici nelle scuole che coinvolgeranno centinaia di studenti guidati da poeti e formatori del Festival, fino al contest conclusivo dell’1 dicembre, utile a lanciare un messaggio per il Pianeta ai “grandi” della Terra che saranno riuniti nel frattempo a Dubai per la Cop28 dell’Onu sul clima».

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