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Raffaele Di Leva

Quando è nata in te la passione per la scrittura?

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La copertina del libro

La passione per la scrittura è nata da bambino, è cresciuta durante tutto il periodo scolastico grazie a degli ottimi insegnanti, a partire dalle scuole elementari, e si è affinata nel corso dell’ultimo anno della maturità liceale per mezzo di un illustre professore di Lettere. Durante il percorso universitario e lavorativo, sebbene a stampo più scientifico, ho continuato a coltivare la mia passione per l’ambito letterario, recensendo qualche libro sul sito della Feltrinelli, tra cui “Il Piccolo Principe” e “Colazione da Tiffany”, o pubblicando sui social qualche mio pensiero un po’ più profondo sull’amore.

Quando hai deciso di scrivere il libro “Gli incontri del destino”?

Ho deciso di scrivere il mio primo romanzo rosa nel corso del 2018, come desiderio da realizzare in occasione del compimento del trentesimo anno di età. All’inizio non è stato per nulla semplice, perché una cosa è recensire un libro o scrivere una decina di righe sui social, un’altra cosa è romanzare, creare una storia, curare i minimi dettagli delle descrizioni e dei dialoghi, entrare nel merito delle vicende narrative. Tuttavia, con forza e coraggio, ho deciso di mettermi in gioco e di lanciarmi, come esordiente, in questa avventura letteraria.

Chi ha scelto la grafica di copertina del tuo libro?

Ho avuto la possibilità di interfacciarmi direttamente con l’editrice Valentina Succi di Viola Editrice, che ringrazio di cuore, la quale mi ha proposto inizialmente diverse tipologie di immagini per la copertina e, alla fine, la scelta è ricaduta su quella attuale con una coreografia più estiva e marina.

Puoi raccontare ai nostri lettori cosa il tuo libro si prefigge come obiettivo?

“Gli incontri del destino” è una eredità letteraria che lascio a tutti i lettori, a partire da un pubblico adolescente fino ad arrivare ad una platea più adulta. Ho messo per iscritto le mie visioni sull’amore, visto come forza motrice dell’universo in grado di contrastare e avere la meglio sulla ruota del destino, che cambia le carte in tavola quando si è certi di avere le risposte a ogni domanda della vita. Inoltre, emergono tanti altri temi di natura sociale, tra cui l’amicizia, la famiglia, la religione…

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L’autore con in mano il suo libro

Quali le emozioni sopraggiunte all’atto della pubblicazione nazionale?

È stato emozionante pubblicare il mio primo romanzo rosa su scala nazionale, ricevere da amici, parenti, colleghi e conoscenti le loro foto mentre acquistavano il libro oppure osservare online citazioni o frasi tratte dal racconto. Mi brillano gli occhi quando qualcuno riesce a scovare Raffaele Di Leva tra le righe o attraverso i pensieri e le azioni non solo dei protagonisti Chiara e Marco, ma anche negli altri personaggi. Leggendo il romanzo inevitabilmente finiscono col leggere me in profondità e non c’è gioia più bella del lasciarsi scrutare attraverso gli occhi dei lettori.

I tuoi tre scrittori preferiti chi sono?

Al primo posto c’è, senz’alcun dubbio, Nicolas Barreau, autore di tanti romanzi rosa di natura filo-parigina, il quale descrive la Ville Lumière in maniera impeccabile, con delle colorate pennellate e un linguaggio eccezionale e, al tempo stesso, attraente nella sua semplicità di comprensione. Adoro i romanzi, le poesie e le opere che parlano d’amore in tutte le sue infinite sfaccettature, a partire da William Shakespeare con “Romeo e Giulietta” fino ad arrivare ad autori contemporanei come Mathias Malzieu, Daniel Glattauer, Nicholas Sparks, Massimo Bisotti, Mirko Sbarra, Diego Galdino…

Sei già in opera con un nuovo libro?

Quando scrissi “Gli incontri del destino”, pensai inevitabilmente ad una sorta di “unicum” letterario da parte mia con il mondo editoriale. Tuttavia, attraverso l’incoraggiamento e l’affetto di qualche lettore, ho deciso di rimettermi in gioco e di scrivere un secondo romanzo rosa, ambientato sempre nel mio quartiere di Fuorigrotta e in giro per Napoli e con dei protagonisti che non saranno più degli ingegneri aerospaziali, ma che apparterranno a due mondi diversi che si compenetrano uno nell’altro.

Se tu potessi fare un regalo all’umanità, per cosa opteresti?

Sarebbe banale dire “la pace nel mondo”, specialmente negli ultimi mesi e negli ultimi anni, per cui opto per dire la “libertà di pensiero”, libertà intesa non nel senso di “dire o fare tutto ciò che si voglia” andando contro le libertà altrui, ma legata in primis al fatto di non temere di essere giudicati o di tenersi tutto dentro col timore di essere criticati. Inoltre, al giorno d’oggi, ci sono Paesi in cui donne e bambini non hanno questa “libertà di pensiero”: progrediamo nel mondo delle tecnologie, ma siamo tornati indietro all’età della pietra per la sfera sociale.

Le tre cose più importanti della tua vita quali sono?

Al primo posto la salute, al secondo posto avere una casa, una famiglia, una fede e una cerchia di amici (pochi, ma buoni) capaci di supportarti nei momenti belli e, soprattutto, in quelli più tristi e dulcis in fundo l’Amore con la A maiuscola, senza il quale i giorni sarebbero tutti ripetitivi e grigi e perderebbero quasi di significato.

Progetti futuri?

Senza girarci intorno, il progetto futuro sarebbe quello di incontrare la Donna della mia vita (sempre con la D maiuscola), costruire qualcosa di importante in due, sposarmi e avere dei figli. Mi piacerebbe scrivere un giorno un romanzo, che possa essere il terzo o il quarto o il quinto, ispirato alla mia storia d’amore, ma prima occorrerebbe trovare la dolce metà. Al momento tutto ciò dista anni luce dalla realtà, ma mai dire mai, senza dimenticarsi da dove si è partiti all’inizio e dove si vorrebbe arrivare un giorno nella mia semplicità.

ILARIA SOLAZZO

Per saperne di più:

https://www.mondadoristore.it/Gli-incontri-del-destino-Raffaele-Di-Leva/eai978883125032/

https://www.lafeltrinelli.it/incontri-del-destino-libro-raffaele-di-leva/e/9788831250320

http://www.violaeditrice.it/prodotto/gli-incontri-del-destino/

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