di MICHELE BRUCCHERI – LA PREFAZIONE. “Dedico questa monografia ai Maestri Cataldo Lalumia e Andrea Maida, emblemi della musica del nostro amato territorio”. Un racconto di rappresentazioni e processioni 

 
 Il direttore Michele Bruccheri

 

Su Serradifaco ho versato fiumi d’inchiostro. Da tempo avevo in mente il proposito di raccontare – attraverso una monografia – anche la Settimana Santa del mio paese. Oggi, finalmente, è arrivato quel giorno. Dalle colonne del Giornale di Sicilia, ma pure con La Voce del Nisseno ho narrato i vari riti pasquali. L’odierno progetto editoriale, quindi, rappresenta questo scrigno di memoria e di religiosità.

Ogni anno, il mio amato paese accoglie migliaia di persone in occasione della Settimana Santa. Era, da parte mia, giusto e doveroso raccogliere le notizie principali per far conoscere di più e meglio. Dedico questo progetto monografico, oggi, a due persone meravigliose, scomparse purtroppo prematuramente. Due emblemi della musica, musica che durante il periodo pasquale è attiva protagonista: Cataldo Lalumia (morto nel settembre 2016) e Andrea Maida (morto nel dicembre scorso).

Due professionisti della musica: il primo docente e fondatore dell’associazione che oggi prende il suo nome, il secondo luogotenente e primo clarinetto della banda dell’Arma dei Carabinieri. Due amici, due personaggi importanti della nostra comunità che deve coltivare il ricordo dei figli illustri. Sono morti giovani, ma la nostra memoria li farà vivere in eterno.

In questi anni, dunque, ho raccontato in vari modi il mio paese e la sua gente. Vent’anni fa, assieme all’amico fotografo Totò Middione, con la guida turistica “Serradifalco” (successivamente anche un opuscolo). Nel 2014, a mia firma, ho ripreso quel progetto ed è nata la prosecuzione, in maniera più articolata. Una rivista che ha riscosso un enorme successo. Ho pubblicato, inoltre, tre monografie dal titolo “Ritratti serradifalchesi” (nel 2005, 2006 e 2007). Un impegno culturale forte e costante, nonostante le difficoltà.

Ora, quindi, nasce questa monografia sulla suggestiva Settimana Santa. Racconto la Domenica delle Palme, l’Ultima cena, il Processo, la visita ai sepolcri, la Real Maestranza, la Scinnenza, la Via Crucis del Venerdì Santo, la Santa Pasqua insomma.

Tra i tesori di Serradifalco, c’è indubbiamente la Settimana Santa. In questo supplemento monografico troverete anche i brevi contributi scritti a firma dell’arciprete Giovanni Galante e del sindaco Leonardo Burgio. Ho chiesto il loro inchiostro per arricchire questa pubblicazione e li ringrazio vivamente.

Come voglio ringraziare solennemente – come sempre – gli sponsor che hanno creduto in questo ambizioso progetto editoriale. Con il sostegno di tutti, tutto si può. La loro lungimiranza è giustamente premiata. Un sentito ringraziamento al presidente Giuseppe Di Forti (Banca Sicana) e all’intero Consiglio d’Amministrazione. Serradifalco è il Paese delle Miniere e delle Tradizioni. Oggi racconto il susseguirsi di rappresentazioni e processioni, il rievocare e commemorare la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo.

Ho scelto una copertina nera, simbolo di lutto e dolore. La Settimana Santa, in fondo, è questo. A colori, l’Urna del Biangardi, emblema della nostra Pasqua. E la Resurrezione del Cristo che ci ama. La grafica principale è gialla, sinonimo di vita, poi il bianco della purezza, del peccato lavato, il disegno. Quella croce è in contrada Balate, dove c’è da un anno la Via Crucis voluta da padre Filippo Bonasera. Non c’è più Gesù. È risorto. Nessun uomo è Dio, però in ogni uomo c’è Dio. Scopo della nostra vita è manifestarlo. La monografia ha anche questo compito.

MICHELE BRUCCHERI 

 
 Michele Bruccheri, il sindaco Giuseppe Maria Dacquì e Cataldo Lalumia
 
 Michele Bruccheri e Andrea Maida

 

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