situazione epidemiologica
La sede del municipio di Serradifalco

Sono stati trecento vaccini, quelli inoculati nella giornata di giovedì a Serradifalco per contrastare il Coronavirus. Una buona risposta da parte della popolazione che, di buon mattino, si è presentata presso il presidio medico di via Sferrazza. L’open day di giovedì, senza prenotazione, nell’hub ha avuto un grande successo.

trecento vaccini
Michele Bruccheri e Leonardo Burgio

Un bilancio positivo quello tracciato dal sindaco Leonardo Burgio che con il suo encomiabile zelo ha messo in moto la macchina organizzativa. Consentendo e garantendo la somministrazione agli aventi diritto presso l’hub vaccinale del presidio medico “Giuseppe Butera. Ovviamente soddisfatti gli utenti che rientravano nel target. Identica soddisfazione nelle parole che il massimo inquilino del Comune consegna al nostro taccuino: “Siamo appagati, i nostri sforzi e sacrifici sono stati ripagati. L’obiettivo è vaccinare il più possibile, per ritornare alla normalità”.

Dal mattino e sino al tardo pomeriggio, dunque, centinaia di cittadini serradifalchesi hanno potuto effettuare la vaccinazione in paese. Era stato predisposto un calendario: dalle ore 9 alle ore 10.30 turno per gli over 75 anni e poi, a ruota, dalle ore 10.30 alle ore 14 turno per chi aveva un’età compresa tra i 60 e i 75 anni.

Anche nel pomeriggio, dalle ore 15 alle ore 17 turno per gli over 75 e immediatamente dopo (dalle ore 17 alle ore 19) turno per chi aveva un’età tra i 60 e i 75 anni. Le categorie fragili, con peculiari patologie, si sono inserite nel corso della giornata. La metà delle somministrazioni dei trecento vaccini hanno riguardato AstraZeneca. E l’altra metà, equamente distribuita tra Pfizer e Moderna.

Per la registrazione erano operative due unità, tre medici per l’anamnesi, infermieri per la somministrazione e altro personale dell’Asp di Caltanissetta. Ha curato impeccabilmente la giornata di vaccinazione. Non era semplice gestire tutte le operazioni e, a parte qualche isolato disguido, tutto è andato bene. Con la fattiva collaborazione dei cittadini. A coordinare invece l’aspetto logistico è stata la Croce rossa italiana.

Da parte del sindaco Burgio c’è l’impegno di vaccinare periodicamente in paese presso la struttura sanitaria di via Sferrazza. Un modo concreto per venire incontro alle esigenze della collettività.

MICHELE BRUCCHERI

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