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Anna Ferriero

Anna Ferriero, poetessa delicata e di rara empatia, di recente ha ricevuto un ennesimo riconoscimento. Un prestigioso Premio alla Carriera letteraria. Un’altra bella, grande soddisfazione artistica ed umana.

Autrice campana, di Torre del Greco (in provincia di Napoli), nonostante la sua giovane età vanta numerose e qualificanti esperienze culturali. Di fama internazionale, ormai, le sue liriche sono state tradotte in varie lingue.

In questa intervista, Anna Ferriero – come sempre – apre il suo cuore e ci consegna i suoi pensieri, le sue riflessioni, le sue emozioni. Con un candore illuminante che dà gioia ed energia.

Eccola, dunque, al microfono de La Voce del Nisseno (versione online) che ha il piacere e l’onore d’intervistarla ancora una volta.

A distanza di un anno, un altro incontro e un’altra intervista. So che recentemente hai ricevuto un prestigioso Premio alla Carriera. Con quale motivazione, Anna?

Namasté, Michele. Sì! Il riconoscimento alla Carriera letteraria con il seguente elogio: “Saper esprimere astrazioni che arrivano dal pensiero e che diventano espressioni di vita attraverso parole riflesse, così, la scrittura, innalzata dai mezzi che l’enfasi ci mette a disposizione, riesce a cogliere ciò che occhi non vedono e orecchie non odono. Ci sono anime ed intelletti che sentono il bisogno di armonizzare tutto della quotidianità in uno scritto per rimanere vivi fra i vivi. Nasce così la necessità di creare parole sulle pagine che trafiggono i nostri sentimenti”.

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Anna Ferriero e i suoi premi (in mano l’ultimo)

Tra i tanti premi e riconoscimenti, quali ricordi con maggiore affetto e soddisfazione?

Oddio: tutti. Davvero non riesco, pur mettendomi d’impegno, per poter rispondere. Tutti i riconoscimenti, che io reputo come riconoscimenti universali, quindi appartenenti ad ogni persona che ho incontrato ed incontro durante il mio cammino, hanno donato soddisfazione ad una parte differente della mia energia alimentando e facendo maturare, il mio percorso interiore. Si dice che il primo amore difficilmente si dimentica ed io rispondo che ogni tappa artistica, rappresenta il primo amore perché, ogni volta, mi innamoro proprio come quando ci fu il riconoscimento, inaspettato, nel 2015 con il concorso “Il buon riso fa buon sangue” di Roma, organizzato dalla dottoressa Carmela Gabriele.

La tua attività culturale e poetica continua tenacemente. In questo lasso di tempo, rispetto all’ultima intervista che abbiamo fatto, quali progetti hai portato avanti?

Il mio sogno è sempre stato quello di poter collaborare con enti italiani portando, in Italia, la cultura orientale. Ho sempre amato lo scambio energetico fra Oriente ed Occidente. Ed il “mio” sogno si è avverato grazie alla collaborazione con il Giornale letterario Nabokov avvenuta da Aprile 2019 all’interno del quale, cerco di mettere in risalto artisti non italiani.

E poi?

Bellissima e piena di entusiasmo è stata la collaborazione, nel medesimo anno, con Dragan Urošević (poeta e insegnante elementare presso il villaggio della scuola elementare di Čungula, “Stojan Novakovic” a Blace, Serbia il quale, mi scelse per creare la prefazione per la sua raccolta poetica ОСТРВО ЉУБАВИ (ISOLA D’AMORE). Sempre nel medesimo anno, sono stata inserita nel sito web degli scrittori cinesi sponsorizzato dall’associazione degli scrittori cinesi all’interno del aule, le “mie” opere, possono essere ufficialmente pubblicate in Cina.

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Il manifesto dell’evento

Ed ancora?

Nel novembre 2020 ho ricevuto dal poeta Mountassir Aziz Mountassir la Laurea ad Honorem per la creatività, l’umanità e la cultura Internazionale dal Marocco in collaborazione con il Messico (registro 2010045530149). Ho ricevuto la certificazione come recensitrice, redattrice, traduttrice, curatrice di articoli, collaboratrice letteraria e poetica e relatrice.

Ormai, tu e le tue opere avete un respiro internazionale. So che lo scorso anno una tua intervista è stata pubblicata persino in un giornale egiziano: è così?

Sì. Un’intervista fattami dal poeta egiziano Mohammad Helmi ELsallab all’interno della quale parlo dei miei sogni, della mia passione innata quasi per la poesia e per l’amore che nutro verso la Natura. Lo stesso amore che la stessa natura mi dona ogni singolo istante.

In questo periodo di pandemia, inevitabilmente, abbiamo avuto delle restrizioni che ci hanno consentito maggiore tempo per lettura e scrittura. Cosa hai scritto o letto?

Io mi reputo la ragazza del “non è un caso” e penso che questo periodo sia stato un bene per molti, tanti motivi. Sai, quando l’uomo si ritrova a dover vivere situazioni “estreme”, è forse perché, l’Universo, vuole innescare un meccanismo di cambiamento dentro all’uomo per forgiarlo e fargli riscoprire le bellezze della Vita. Quindi ti rispondo di sì. Questo periodo, per me, è stato molto produttivo artisticamente e nel quotidiano. Ho perso le due persone più importanti della mia vita: mio zio Francesco e mia nonna Giuseppina. Loro erano molto fieri di me e sognavano un futuro ricco di luce e cultura. Vivendo quasi in simbiosi, spesso parlavo a mia nonna delle poesie e lei, associandomi ai versi, di ricordava di me…

Continua, Anna.

Sembrerà strano ma la sua energia mi ha ispirata a comporre nuovi versi, a completare un’ulteriore raccolta poetica che completerà la trilogia del cofanetto, a collaborare con nuovi membri mondiali e a riscoprire il rilassarsi attraverso la lettura. Ho letto tantissimo Pessoa (adoro la letteratura portoghese-brasiliana). Ho scoperto Florbela Espanca, anticipatrice del movimento di liberazione femminista nel suo paese. Con una storia alle spalle senza eguali, ho ammirato sin da subito i suoi versi “Ser poeta” (Essere poeta):

[…] Essere poeta è essere più alto, è essere più grande

degli uomini.

È avere qua dentro un astro che fiammeggia.

È avere artigli e ali di condor.

È avere fame e sete di infinito.

Ed è amarti così perdutamente […]

Tu sei un fiume in piena. Quali sono i tuoi prossimi passi, culturali ed editoriali?

Dopo l’attuale laurea, vorrei continuare il percorso come naturopata: mi affascinano profondamente la Natura ed i suoi misteri e poi c’è la trilogia poetica terminata. Attende solo il momento giusto per poter abitare fra le diverse librerie.

Qual è l’ultimo libro che hai letto?

Fernando Pessoa: Poesie scelte. Pessoa è stato la mia rivelazione. Ho questa raccolta poetica poggiata sul comodino, proprio come fosse una Bibbia da consultare nei momenti di bisogno. Io, ad esempio, leggo una poesia prima di addormentarmi. Come se fosse il mio mood!

Ci lasciamo con un aforisma che doni a tutti noi. Quale citazione regali ai nostri lettori?

Vorrei lasciarvi, più che con un aforisma, con le righe che aprono l’ultima mia raccolta poetica della trilogia:

IL RISVEGLIO DEL SONAGLIO

Stringimi forte.

Tienimi il cuore.

Baciami l’Anima.

Portami

dove non esiste il tempo, e lo spazio costruiamo.

Conducimi nel cuore della Primavera

dove

anche la Notte

di bianco si dipinge

Grazie infinite, cara Anna.

MICHELE BRUCCHERI

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