falcone
Amalia Mancini (a sinistra)

Una amabile chiacchierata con Amalia Mancini, nota come Amelie nell’ambiente letterario. Figura culturale variegata, negli ultimi tempi si sta consolidando molto come scrittrice. La sua carriera del resto è iniziata giovanissima. falcone

Giornalista, scrittrice, sceneggiatrice e critico musicale, Amelie ha partecipato a numerosi concorsi letterari, ottenendo sempre unanimi consensi. Nel suo carnet vanta numerosi premi a carattere nazionale, e tra le attività culturali in cui è coinvolta ricordiamo la presidenza di giuria del Campionato Nazionale Cittadinanza e Costituzione. L’ultima sua fatica letteraria, al momento reperibile su Amazon, si intitola “Falcone e Vespaziani – Un’Alleanza per la Verità”.

Oggi, 23 maggio, il mondo ricorda l’Anniversario di Capaci. Il tuo ultimo libro “Falcone e Vespaziani – Un’alleanza per la Verità” tratteggia minuziosamente la figura umana dell’indimenticabile giudice Falcone. Cosa vuoi sottolineare in particolare per celebrare questa ricorrenza?

In occasione dell’Anniversario della strage di Capaci, avvenuta nell’oramai lontano 23 maggio 1992, credo sia doveroso ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone e il suo straordinario impegno nella lotta alla mafia, ma anche quello di tutti quei giudici, avvocati, forze dell’ordine (e le loro famiglie) che hanno lottato contro Cosa Nostra, sacrificando la propria vita. Il mio impegno è sicuramente volto a rendere onore a questi eroi silenziosi e a tutti coloro che, ancora oggi, combattono contro la piaga della mafia che avvelena la nostra società.

E il tuo ultimo libro…

Il mio ultimo libro è dedicato a loro e alla storica collaborazione tra il giudice Falcone e l’avvocato Giovanni Vespaziani, mio zio materno. Ho voluto raccontare questa storia per evitare che si perda nell’oblio e per celebrare il loro straordinario coraggio, sperando di ispirare nuove generazioni a proseguire nella lotta per la giustizia. Ho cercato con il mio lavoro di delineare l’uomo Giovanni più che il magistrato Falcone, ma anche di descrivere il contesto sociale e storico in cui operava. Volevo offrire ai lettori uno sguardo più approfondito sulla sua vita, le sue battaglie e l’eredità che ci ha lasciato. La sua dedizione e il coraggio sono un esempio di integrità e speranza che dobbiamo continuare a celebrare e diffondere, specialmente in questi tempi in cui la memoria rischia di sbiadire.

Un libro che può servire alle nuove generazioni…

falcone
Libreria Eli – Roma

Mi auguro che il libro possa essere adottato nelle scuole e letto dai ragazzi. Il modo in cui la storia è raccontata è moderno, include l’uso di un linguaggio contemporaneo, dialoghi vivaci, riflettendo così il modo in cui i giovani preferiscono ricevere informazioni e storie. La copertina, di Miriam Barbaro, è allegra e dai colori vivaci. Questo aiuta a distinguere il libro sugli scaffali delle librerie e a renderlo immediatamente riconoscibile tra le altre opere, accessibile e coinvolgente per i giovani lettori. Nonostante il tema serio e importante affrontato nel libro (la lotta alla mafia nel caso specifico), l’approccio narrativo e la presentazione visiva rendono più semplice per i giovani lettori comprendere e apprezzare il contenuto. Ciò significa che anche argomenti complessi possono essere presentati in modo tale da essere compresi e apprezzati dai giovani, mantenendo così il loro interesse e coinvolgimento nella lettura.

Continua…

Dopo le stragi di Falcone e Borsellino, il Ministero della Pubblica Istruzione ha emanato la circolare n. 302 del 25 ottobre 1993 sull’educazione alla legalità, con l’obiettivo di promuovere la memoria storica e la conoscenza dei principi di legalità. La legalità è un sentimento che abbraccia rispetto, lealtà e integrità, e siamo tutti chiamati a coltivarlo perché siamo custodi del nostro futuro. Il libro ha già conquistato diverse città d’Italia. Il 16 maggio è stato presentato a Roma presso la Libreria Eli e l’incasso devoluto in beneficenza all’associazione Libera.

Chi ha promosso l’evento?

L’evento è stato organizzato dal Lions Club Roma Parioli New Century e condotto dall’avvocato Giovanna Acquafredda. Domani il libro arriverà a Tivoli! Vi aspettiamo alle ore 17 presso la suggestiva Sala Conferenze del Museo della Città, in Piazza Campitelli (Via della Carità). La presentazione è stata organizzata dallo scrittore Antonio Capitano e prevederà la partecipazione di Alfonso Bottone, direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it, che arricchirà l’incontro con le preziose riflessioni.

La tua scrittura è stata oggetto di attenzione da parte della critica, ed hai ricevuto finora numerosi premi. Quale è il libro a cui sei più legata, e perché?

Sono profondamente grata per l’attenzione della critica e i riconoscimenti ricevuti nel corso della mia carriera. Il libro a cui sono più legata è senza dubbio proprio questo ultimo, “Falcone e Vespaziani”, poiché tratta di mio zio, tant’è che il primo capitolo è interamente dedicato a lui che si racconta e racconta la mia famiglia. In questo libro ho esplorato temi a me molto cari e ho sperimentato uno stile narrativo che sento profondamente vicino alla mia voce interiore. La risposta affettuosa dei lettori e il riscontro positivo della critica hanno confermato che ho intrapreso la strada giusta. Senza nulla togliere ai libri dedicati al mio mito Lucio Battisti, tra cui “Emozioni Private. Una biografia psicologica dedicata a Lucio Battisti” (Nuova edizione, Arcana Editore).

Una scrittrice pensa sempre alla prossima stesura professionale: cosa bolle in pentola?

Al momento, in vista c’è un nuovo libro dedicato al tema della giustizia, argomento cruciale che sarà approfondito attraverso nuove storie e personaggi. Inoltre, sto lavorando ad un altro progetto che mi entusiasma molto. Senza rivelare troppo, posso anticipare che esplorerò il mondo degli animali, a me molto cari, ma da una prospettiva del tutto nuova e con un’ambientazione inedita. L’obiettivo: offrire ai lettori un’esperienza immersiva e coinvolgente. Questo progetto mi sta particolarmente a cuore.

LISA BERNARDINI

LEGGI ANCHE: Michele Bruccheri intervista Francesca Rettondini

Michele Bruccheri intervista Manlio Dovì

Articolo Precedente“LA PROFONDITÀ DEL BENESSERE: I MUDRA” CON HEIKE HOERDEMANN
Articolo successivoL’ATTORE SERRADIFALCHESE ROSARIO PETIX SU RAI 1 NEL FILM TV “MASCARIA”