Jia Ruskaja
Jia Ruskaja negli Anni Venti

La storia della diva e icona glamour della danza libera italiana Jia Ruskaja, donna e artista dalla forte personalità in cui si armonizzano diverse epoche, etnie e temperamenti, ritrova una rinnovata luce nel libro “Jia Ruskaja. La dea danzante” di Gianluca Bocchino professore e ricercatore in particolare di musicologia, archivistica musicale e coreutica, che descrive in maniera inedita la vita e le vicende di questa straordinaria protagonista dello spettacolo, danzatrice e coreografa, fondatrice dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma, la più antica Istituzione di Danza sul territorio nazionale.

Jia Ruskaja
La copertina

Edito da NeoClassicaEditore, il volume in libreria dal 15 giugno 2023, rappresenta la prima biografia scientifica contenente informazioni e fotografie inedite della danzatrice tartara, giunta in Italia nel 1921 con il nome di Evgenija Borissenko. Grazie al ritrovamento di nuovi documenti, conservati presso l’Archivio Storico della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza – in cui è convogliato anche l’Archivio privato di Ruskaja – l’autore ha riportato nel testo in maniera rigorosa la vita di questa figura tra le più discusse del XX secolo per via delle sue idee artistiche e politiche.

Jia Ruskaja (Kerč´ 1902 – Roma 1970) danzatrice, coreografa e teorica della danza oltre a fondare l’Accademia nel 1948 e successivamente, nel 1963 la Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza per prestare assistenza morale e materiale agli studenti, ha messo in campo un percorso formativo e un’impostazione pedagogica ancora oggi alla base degli studi coreutici.

Questo grazie anche alle conoscenze teorico analitiche, unitamente alle pratiche e alla ricerca che hanno garantito al suo metodo un riconoscimento internazionale e di livello universitario, visto ad oggi quale modello ispiratore non solo dell’Accademia, ma di tutto il mondo della danza.

Il libro del professor Gianluca Bocchino viene presentato a Roma l’8 giugno 2023 alle ore 17.30 nell’ambito dell’evento patrocinato dalla Regione Lazio “Nel segno della Bellezza: Galà Ruskaja” presso il Teatro Ruskaja Accademia Nazionale di Danza (Via Arrigo VII 5 – 00153). L’autore restituisce in maniera scientifica senza tralasciare il lato romantico e avventuriero, la vita di questa donna giunta in Italia nel 1921 con il nome di Evgenija Borissenko: determinata e attraente, la cui intelligenza e sagacia le hanno permesso di entrare nel mondo coreutico a partire dagli anni del Futurismo, per diventare nel ventennio fascista regina della danza, superando la Seconda guerra mondiale ed entrando negli anni repubblicani attraverso un savoir-faire dal sapore democristiano.

Attraverso foto inedite e documenti mai rivelati della storia della donna e diva, icona glamour del Novecento italiano, sono messe a fuoco le idee, la personalità della “dea danzante” sposata in seconde nozze con Aldo Borelli, direttore del Corriere della Sera dal 1929 al 1943, la quale oltre a ballare con Anita Amari, Cia Fornaroli, Charlotta Bara, ha saputo intessere rapporti pubblici e privati con le maggiori personalità della cultura coreutica, artistica e politica del Novecento. Tra le sue conoscenze vi sono stati politici e statisti quali: Dino Alfieri, Giuseppe Bottai, Gaetano Martino, Aldo Moro, Giulio Andreotti.

Jia Ruskaja
L’invito all’evento culturale

Il suo fascino, la sua esuberanza e quella luce divina, sono stati immortalati da vari artisti come Fortunato Depero, Giuseppe Amisani, Giacomo Balla, Enrico Prampolini; le sono state dedicate anche liriche a firma di Trilussa, Aldo Palazzeschi, Maria Brusati Ferrario.

Per l’occasione della presentazione del volume, durante l’evento “Nel segno della Bellezza: Galà Ruskaja”, sono in programma due coreografie ruskajane tratte dal celebre film “Giuditta e Oloferne” (1928) di Baldassarre Negroni, di cui la Ruskaja fu protagonista. A ricreare le due danze hanno contribuito due giovani studenti dell’Accademia Nazionale di Danza e un giovane dress designer nella ricostruzione degli abiti di scena.

Il libro è realizzato dalla Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza per il progetto 2022 “Storia” dedicato a Jia Ruskaja nell’ambito del settore “Promozione danza ricambio generazionale” del Fondo Unico dello Spettacolo (FUS) del Ministero della Cultura (MiC).

Professore a contratto presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Gianluca Bocchino ha pubblicato saggi e studi sui suoi campi d’indagine, tra questi la monografia Raffaello Baralli principe dei paleografi musicali italiani: studio critico e inventario dell’archivio (2019). Ha collaborato con l’Accademia Nazionale di Danza e la Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza.

SILVANA LAZZARINO

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