LA DENUNCIA. Una lettrice del Nisseno, di cui abbiamo tutte le generalità, scrive al nostro giornale. “La civiltà di un popolo si misura da come si trattano i disabili”. Ecco la sua lettera
Egregio Direttore,
sono la signora G. S. e voglio dare risalto a un fatto increscioso che mi è capitato sabato 10 aprile presso il Centro Cefpas in via G. Mulè a Caltanissetta.
Prenotata come soggetto vulnerabile, sul portale ufficiale per le prenotazioni, ricevuta la conferma dell’appuntamento per la data 10 aprile corrente anno tramite messaggio al cellulare; recatasi al suddetto centro vaccinale, si vede rifiutato il vaccino deputato ai cosiddetti fragili, il Pfizer per un “errore di registrazione” non ulteriormente spiegato.
![siringa vaccino covid negato](https://www.lavocedelnisseno.it/wp-content/uploads/2021/04/COPERTINA-lettrice-14-4-2021-1024x681.jpeg)
Nonostante si mostrino le mail di avvenuta registrazione della patologia, della riconosciuta invalidità (100%), portatrice di handicap in situazione di gravità (Legge 104, art. 3, comma 3), si vede costretta a rinunciare al vaccino e ritornare a casa.
Ciononostante è stata inoltrata ulteriore mail di richiesta chiarimenti e di nuovo appuntamento all’Asp di Caltanissetta, entro 24 ore dalla ricezione della suddetta richiesta; non avendo avuto nessun riscontro, chiedo che almeno il suo organo di stampa dia il giusto risalto a quanto accaduto, anche perché, a detta di chi avrebbe dovuto inocularmi il vaccino, “non è la prima volta che succede”.
E se mi posso permettere una famosa citazione, “la civiltà di un popolo si misura da come si trattano i disabili…”. Grazie per l’attenzione.
LETTERA FIRMATA
P.S. Di tutto quello che ho scritto, possiedo la stampa (prenotazione, registrazione, eccetera eccetera)