In venti anni, Serradifalco ha registrato un declino demografico di quasi mille persone. Lo raccontano i dati ufficiali. Oggi, il piccolo paese del Vallone ha 5.478 abitanti (dati ufficiali aggiornati allo scorso fine dicembre). Agli inizi del terzo millennio, i residenti erano 6.425 (31 dicembre 2001).
Due anni dopo (siamo quindi al 2003), la popolazione residente risulta essere – dati ufficiali – 6.390 (esattamente 2.387 nuclei familiari). Nel 2004, 2006 e 2007 si registra un saldo positivo (proprio in quest’ultimo anno di riferimento, i residenti sono 6.446 con 2.472 famiglie).
Nel 2010 i residenti serradifalchesi sono 6.371. I nuclei familiari risultano essere, a fine dicembre, 2.447. Al 31 dicembre 2011, i residenti sono 6.257. Nel 2015, i residenti di Serradifalco censiti sono 6.091 (i nuclei familiari, in tutto, scendono a 2.442).
Si va sotto i seimila abitanti con i dati ufficiali Istat del 2017: sono – i residenti – 5.959. I nuclei familiari sono – a fine dicembre – 2.349. Da oltre un decennio, si registra una leggera e costante diminuzione. Nel 2018, i residenti sono 5.871; nel 2019 si scende a 5.728; l’anno seguente, nel 2020, si scende a 5.679.
Infine: nel 2021, gli abitanti censiti sono 5.588 e nel 2022 si cala a 5.516.
Dopo questi dati ufficiali, vi forniamo altri elementi. Ineriscono le nascite e i decessi. Ecco nel dettaglio: nel 2002 si sono registrati 64 bambini (i decessi sono stati 52). C’è stato un saldo naturale di una dozzina di persone; nel 2003, i nati sono stati 56 (i morti 56: uguale); nel 2004 – a fine dicembre – 57 nascite e 56 decessi.
Nel 2007, c’è l’exploit: ci sono 75 nascite (ma anche 79 decessi). Pur disponendo di tutti i numeri, accenniamo: nel 2012 vi sono 33 nascite e 69 decessi; nel 2013, 51 nuovi arrivi e 63 morti. Nel 2016, le nascite registrate risultano essere 52, mentre i decessi sono 76.
Nel 2019, i nati sono stati 44 (75 i morti); nel 2020, le nascite sono state 33 (i morti 46); nel 2021, le “cicogne” sono state 32 (i decessi ben 84); infine, nel 2022, appena 34 sono state le nascite e 79 le morti.
Questi sono i numeri ufficiali, freddi ed asettici, di Serradifalco. Sociologi e statistici, ma forse anche economisti e politici, potranno fornire il proprio contributo conoscitivo, per “leggere” in profondità questi dati. C’è la dinamica nascite e decessi, ma anche dell’emigrazione, soprattutto giovanile. E non solo. Capire le ragioni dello spopolamento che avviene ovunque. Principalmente per la crisi economica. Ai posteri… l’ardua sentenza!
MICHELE BRUCCHERI
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