Forti preoccupazioni in merito alla gestione dello Sportello Messa alla Prova attivo al Tribunale di Palermo. A esprimerle è la Uil Pubblica Amministrazione che, nel corso di un recente incontro sindacale tenutosi lo scorso 26 settembre nella sede dell’Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna per la Sicilia, ha ribadito il proprio disappunto sulla condotta adottata dalla direzione reggente colpevole, secondo la sigla, di violazione delle disposizioni contrattuali vigenti e delle norme sulle pari opportunità.
“L’amministrazione – dichiara Alfonso Farruggia, segretario generale della UILPA Sicilia, a La Voce del Nisseno (versione online) – è già stata condannata per condotta antisindacale proprio a causa dello Sportello MAP ma continua, purtroppo, a perseverare negli errori compiuti: sarebbe invece necessario, nell’interesse di tutte le parti coinvolte, individuare soluzioni condivise nel rispetto dei diritti dei lavoratori”.
In sintesi, secondo la Uil Pubblica Amministrazione Sicilia, l’attivazione dello Sportello sarebbe avvenuta in assenza di una procedura di reclutamento trasparente e partecipativa riguardo al personale da assegnare al servizio, in conformità a quanto previsto dalla Legge 162/2021 sulle pari opportunità.
Una vicenda che, nei mesi scorsi, la UILPA, rappresentata dall’avvocato Filippo Buttà, ha portato in Tribunale e che si è conclusa con la condanna della direzione, rea di non avere trasmesso alle sigle sindacali aventi diritto – tra cui figura appunto la Uil Pubblica Amministrazione guidata a Palermo e in Sicilia da Alfonso Farruggia – gli atti relativi all’istituzione, alla composizione e al funzionamento dello sportello di Messa Alla Prova.
Sportello che è stato attivato nella sede periferica del Nuovo Palazzo di Giustizia del Tribunale di Palermo.
Un’omissione e un’illegittimità procedurale che il sindacato aveva subito stigmatizzato e che rappresenta soltanto l’ultimo episodio di una lunga serie di criticità denunciate dal segretario generale, oggetto di numerose note trasmesse ai vertici del Ministero della Giustizia e alla stessa direzione dell’UIEPE in Sicilia, a partire dallo spettro dello stress lavoro correlato che graverebbe sui dipendenti dell’Ufficio: una condizione di estremo disagio che gli stessi lavoratori avrebbero più volte manifestato.
Proprio sullo Sportello MAP verte l’atto di diffida promosso dal sindacato, assistito ancora dall’avvocato Filippo Buttà del Foro di Palermo, nei confronti dell’Amministrazione, alla quale si chiede un’azione correttiva immediata.
Una richiesta trasmessa, con una nota, al direttore reggente dell’UIEPE per la Sicilia, al capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e al direttore generale del Personale delle Risorse e per l’Attuazione dei provvedimenti del giudice minorile.
La sigla sollecita inoltre un incontro ai sensi dell’articolo 7 del CCNL vigente per garantire il rispetto delle norme relative alle fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e uscita.
“La mancata adozione delle misure, entro i termini specificati nell’atto di diffida – afferma Alfonso Farruggia – costringerà la UILPA a intraprendere azioni legali, nell’esclusivo interesse del personale, dei propri iscritti e della propria immagine”.
“La Uil Pubblica Amministrazione – conclude l’esponente sindacale – è pronta a collaborare per trovare una soluzione equa ed equilibrata per tutte le parti interessate, ritenendo però prioritari i diritti dei lavoratori e le leggi che regolano gli uffici”.
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