L’ex sindaco Michele Territo ha pubblicato il libro intitolato “Memorie”. Un volume di 128 pagine, con foto di copertina di Franco Infantolino, dedicato ai giovani di Serradifalco. L’intero importo della vendita sarà devoluto all’associazione “Don Pino Puglisi onlus”, guidata dal sacerdote Salvatore Randazzo, per opere in memoria del compianto padre Filippo Bonasera.

Racconta, in questo libro, “uno dei periodi migliori della vita del nostro paese (1964-1994)”. Michele Territo, 82 anni, sposato e padre di quattro figli, è stato sindaco di Serradifalco per parecchi anni, con esperienza politica come consigliere comunale e assessore. Per lui, come per noi, è “indispensabile la conoscenza del nostro passato (un paese che non ha memoria, non ha futuro)”. Siamo d’accordo.

Nel volume (corredato anche di fotografie), ricorda i suoi primi passi in politica. Il 22 luglio 1980 diventa sindaco “con una maggioranza di centrosinistra”. Parla del lago Cuba, delle varie e controverse vicende legate al bacino lacustre. Sino all’istituzione della Riserva naturale del lago Soprano. Un’attenzione peculiare, inoltre, va al Monumento al Minatore: «Avevamo pensato alla realizzazione di un Museo minerario, era stata avanzata istanza al Presidente dell’Ente Minerario Siciliano…».

Un riferimento consistente è sul palazzo comunale di via Cav. Vittorio Veneto. Ne ripercorre l’iter, accenna alla storia di Serradifalco (la pubblicazione di Giuseppe Testa) e diffusamente scrive sulle varie opere pubbliche realizzate (“niente nasce per caso”, chiosa). Si va dalla scuola elementare “Giovanni Verga” alla scuola materna ed elementare (Papa Giovanni XXIII), dal parco urbano al palazzetto dello sport, dalla casa di riposo per anziani all’asilo nido.

Ed ancora: dallo sfondamento di Orto Piazza alle strade interne, tra sistemazione e pavimentazione… L’ex sindaco Territo dedica uno spazio anche all’assistenza sociale e ai principali eventi pubblici del periodo della sua attività, tra le altre cose. E sottolinea: “Buona parte del merito per i risultati ottenuti va attribuito agli amministratori locali. Ho voluto offrire in maniera semplice e comprensibile un contributo di verità, fornire una testimonianza personale e diretta della mia esperienza politica”.

Michele Territo conclude: “Quello che ho scritto è solo un tassello, una tessera, un contributo alla verità storica. Solo conoscendo il passato, si può costruire un futuro migliore”.

MICHELE BRUCCHERI  

LEGGI ANCHE: È MORTO LO SCRITTORE ANDREA CAMILLERI

Articolo PrecedenteCALTANISSETTA, CONCETTA LA PLACA PUBBLICA «AMORE COSMICO E EMOZIONI AL VENTO»
Articolo successivoGIANNI SANTULLI, CARABINIERE E MINISTRO STRAORDINARIO PER LA DISTRIBUZIONE DELLA COMUNIONE