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Torre Civica di San Cataldo

È stata presentata una mozione consiliare da parte della minoranza in seno al Consiglio comunale di San Cataldo. Per essere, ovviamente, discussa nella prossima massima assise cittadina. Ecco la nota stampa a firma del consigliere comunale Giampiero Modaffari (Riprendiamoci la Città).

“Occorre continuare nell’opera di valorizzazione dei simboli della nostra Identità cittadina”, scrive l’ex sindaco Modaffari. “Illuminiamo la scalinata monumentale e la Torre Civica dell’Orologio – prosegue –, utilizzando tecnologie innovative ad alta efficienza energetica in grado di garantire la salvaguardia, la valorizzazione del patrimonio artistico-monumentale e per creare un’illuminazione capace di esaltare tutte le potenzialità espressive dei beni illuminati”.

“Riprendiamoci la Città – prosegue Modaffari – continua ancora incessantemente a compulsare l’Amministrazione comunale al fine di accedere alle risorse che a vario titolo vengono messe a disposizione degli enti locali”.

Giampiero Modaffari informa che in data 22 gennaio scorso è stata depositata la ventisettesima mozione da discutere in seno al Consiglio comunale di San Cataldo. Concerne l’invito a partecipare all’avviso pubblico inerente “a contributi a sportello per sostenere proposte progettuali degli enti locali e degli enti gestori di Castelli, manieri, fortezze e Torri di Sicilia volte a garantire un’illuminazione artistica esterna”.

Modaffari precisa: “Com’è noto con la Delibera di Giunta n° 42 del 17 febbraio 2016 è stato siglato un Protocollo di intesa tra il Comune di San Cataldo e i Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche del Primo e Secondo Circolo Didattico e del Liceo Artistico ‘F. Juvara’ per la riqualificazione urbana della Scalinata monumentale della Torre Civica, sita in via Orologio”.

Ed ancora: “L’intesa ha condotto alla realizzazione di vari elementi plastici in terracotta, applicati nelle quattro pareti frontali della scalinata centrale. Le quattro opere denominate ‘Sulle Alture di Vassallaggi’, per riportare il territorio alle sue origini antropologiche; ‘Ruggero e le culture mediterranee’, per focalizzare la ricchezza storica del periodo normanno in Sicilia; ‘Città, uomini e animali’, per introdurre la nascita di San Cataldo, quale paese di nuova fondazione del ‘600 siciliano e ‘Gigantesse’, a rappresentare la fecondità della madre mediterranea”.

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Il consigliere comunale Giampiero Modaffari

Le opere sono state donate alla Città di San Cataldo dagli artisti Giuseppina Riggi e Calogero Barba, essendosi avvalsi anche della fattiva collaborazione di alunni delle tre istituzioni, “utilizzando anche spazi all’interno dei plessi scolastici adibiti all’uopo a laboratori artistici”, osserva il consigliere comunale Modaffari.

“Occorre continuare nell’opera di valorizzazione del sito ubicato nel centro storico della nostra Città e per tale motivo è al momento possibile accedere alle risorse” dell’avviso pubblico della Regione Siciliana (assessorato ai Beni culturali e dell’Identità siciliana). “Con il citato Avviso pubblico viene istituito un fondo a Sportello, per eseguire interventi di illuminazione artistica e valorizzazione dei beni monumentali improntati al risparmio, all’efficienza energetica e alla sostenibilità dei territori”, dice ancora Modaffari.

Sostanzialmente, l’agevolazione erogabile è concessa, nella forma di contributo a fondo perduto, “come compartecipazione finanziaria fino al limite massimo del 90% del costo totale ammissibile, per un importo massimo erogabile pari a 90.000,00 €”.

Modaffari conclude: “Considerato che nel tempo non si è mai pensato di esaltare la bellezza della citata Scalinata e Torre dell’Orologio in special modo nelle ore notturne a mezzo di adeguata ed artistica illuminazione che permetterebbe di creare le condizioni affinché la nostra Città possa disporre di un punto di riferimento anche notturno, il nostro gruppo consiliare di Riprendiamoci la Città ha presentato una specifica ed articolazione mozione consiliare con richiesta all’intero civico consesso di fare voto all’Amministrazione comunale di partecipare all’avviso pubblico”.

MICHELE BRUCCHERI

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