Artista di fama internazionale, vanta un sacco di successi e su tutti la celebre «A notti di Natali». Al nostro microfono racconta nuovi progetti e interessanti scoperte

 
 Salvatore Castronovo, Salvino Amico, Totò Danilo e Rosanna Lomonaco

Totò Danilo è definito “lacrima d’oro” in Francia, mentre in Belgio è “strappalacrime”. Certamente è colui che accarezza il cuore con la sua voce e le sue parole. Artista di San Cataldo, ha al suo attivo ben 123 brani. Tutti di grande successo e partecipazione emotiva. Una carriera canora e musicale costellata di trionfi.

Il suo primo e straordinario successo risale a ben 36 anni addietro, allorché – eravamo nel 1982 – incise la celeberrima “A notti di Natali”. Totò Emma, in arte Totò Danilo, con quel brano conquistò il suo pubblico che da allora lo applaude con gioia ed entusiasmo. Poco più di dieci anni fa, la “sua” San Cataldo gli regalò la vibrante soddisfazione di un concerto coinvolgente in piazza Papa Giovanni XXIII. In quella storica occasione, festeggiava le sue nozze d’argento… artisticamente parlando.

“Cantavo in chiesa – racconta al nostro giornale – e anche a scuola, alle elementari. Cantavo Tony Dallara”, precisa. Il suo maestro era Giuseppe Milazzo che sovente lo esortava a cantare. Inizia a studiare musica e canto con il maestro Carmine De Fabrizio. Si esibisce, ottenendo crescenti consensi, nei matrimoni. La sua compagnia diventa famosa. E così lui. Nell’agosto 1981 incide un 45 giri. Doveva essere “La vita è bella”. Nasce la straziante ed emozionante “A notti di Natali” in collaborazione con i mitici Beans e il grande Gianni Bella.

All’estero riceve un grande successo: Francia, Belgio (alla prima, vanno a sentirlo Salvatore Adamo e re Balduino), Germania, su tutti. E in Italia.

 La copertina del suo cd

 

Un successo internazionale. Per parecchi anni, vive ed opera a Napoli e in provincia di Livorno (San Vincenzo). Il suo repertorio cresce e viene apprezzato dal pubblico e dalla critica. Ottiene vari riconoscimenti, nel 2007 nella “sua” San Cataldo riceve una targa-ricordo. Dopo la triste parentesi di pausa per la morte in un incidente stradale del figlio ventenne, Marco, ritorna in scena e gli dedica un brano.

Ad accompagnarlo è l’orchestra del maestro Gino Finocchiaro. Attualmente ha due vocalist: Salvina Amico e Rosanna Lomonaco. In cantiere, poi, vi sono collaborazioni con la band Polo Sud di Caltanissetta. Ma soprattutto, fieramente, racconta al cronista di aver scoperto Salvatore Castronovo, un bravo artista nisseno.

“Una voce e una penna che merita”, aggiunge Totò Danilo. Gli consiglia di cantare le sue tre canzoni: “Donna mia”, “Ti aspetterò” e “Se domani chissà”.

Con orgoglio afferma: “Gli ho detto di tirarle fuori dal cassetto”. Vuole aiutare, artisticamente, questo promettente cantautore del territorio.

Totò Danilo canta l’Amore in tutte le sue sfumature: per la donna, per i figli… Una sua canzone è contro il femminicidio e sottolinea: “Bisogna rispettare sempre la donna”. E’ molto religioso, credente.

Mi dona il suo cd «A notti di Natali». Lo ascolto. Sapendo della sua vita travagliata e di sofferenza, colgo le minime sfumature. Dalla malinconica traccia che dà il titolo all’album, alla ballabile e ritmata serenata «Allaschiti»; dalla lenta e romantica (da ballare in due) «Bedda do me cori» all’allegra e coinvolgente «Ahi che cara la vita»; dalla trascinante storia «Micheli u pumperi» al «Valzer della strada» e al «Tango siciliano».

Sono brani che raccontano l’uomo e l’artista. Sono canzoni che regalano momenti di riflessione, ma anche spensieratezza. Sono brani che si fanno cantare e si fanno ballare. Una notevole e indubbia capacità interpretativa in Totò Danilo.

Dotato di grande sensibilità e senso della solidarietà, mette il suo cuore nelle canzoni che interpreta. Un artista che regala generosamente un sorriso, un artista che elargisce la sua anima al prossimo. Come meglio può.

Sta coltivando una serie di progetti e gli auguriamo di realizzarli. Attorno a lui c’è affetto, tanti amici che credono ancora in lui.

MICHELE BRUCCHERI  

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