LA DAMA. Il giovane originario di Serradifalco ormai è un vero campione: “Dalle sconfitte si riparte sempre. Non bisogna mai buttare la spugna, nel gioco come nella vita”
Nel campionato di dama italiana – categoria regionale – Salvatore Marchese Ragona, 47 anni, origini di Serradifalco, vince un prestigioso primo posto. Un titolo importante ottenuto a Sazzara, nel mantovano.
Adesso gli mancano appena due punti per salire al livello nazionale. Ha difeso i colori sociali dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Salves Etneo (Catania). E nei giorni scorsi, aveva ottenuto un altro pregevole titolo a Parma. Ormai, tuttavia, non si contano più le sue vittorie.
Sposato e padre di due figli, ha disputato – a Sazzara – sei incontri. Ha vinto quattro duelli, uno l’ha pareggiato e un altro l’ha perso. “Dalle sconfitte si riparte – sottolinea, raggiunto telefonicamente -. Non bisogna mai buttare la spugna, nel gioco come nella vita”. Sagge parole in questo giocatore di dama che gioca da poco più di un anno.
“Sono soddisfatto delle mie prestazioni – racconta al nostro giornale -. I sacrifici vengono ripagati dagli ottimi risultati. Ci vuole voglia, volontà e perseveranza”. Doti che non devono mancare anche nella vita di tutti i giorni. Giocare a dama, per lui, è quasi una metafora della vita. E con semplicità disarmante ci insegna una bella lezione di vita, ogni volta che vince.
Parteciperà al campionato nazionale in Emilia Romagna. Ormai è un fiume in piena, Salvatore Marchese Ragona. Macina chilometri e vittorie importanti per la sua autostima. E ringrazia, tramite le colonne del nostro giornale, il Maestro Benito Cataldi, di Palermo, con il quale si allena diligentemente. “Lo ringrazio – dichiara – per la sua pazienza e per il tempo che mi dedica”. E tiene anche a ringraziare un altro Maestro, importante per lui: Mario Maiello.
I complimenti al suo indirizzo, oramai, sono abbondanti. Nel corso di questi mesi ha vinto numerosi trofei nelle varie categorie: provinciale, regionale e nazionale. Le gratificazioni, umane e sportive, non si contano più. Ma lui, umile e tenace, va avanti per ulteriori vittorie. Pur essendo diventato un “numero uno”, si dedica con disciplina alla sua passione per la dama. Tra gli elogi ricevuti, nel recente passato, quelli del campione del mondo di dama Michele Borghetti.
Lui sa – in modo chiaro ed inequivocabile – che lavorando alacremente e seriamente si ottengono i buoni risultati. Tempo addietro, al nostro periodico d’informazione aveva consegnato queste parole: “Quando c’è la volontà di ferro, la grande voglia di fare, la perseveranza e la tenacia, nella vita si ottiene tutto. I risultati si ottengono”.
Scherzando un po’, ma non troppo, ci aveva anche regalato un pensiero: “Con il mio portafortuna, ovvero mia figlia Maria Giovanna, in moto mi sono diretto verso la recente vittoria”. Si riferiva, allora, a Siracusa. Chissà che non sia stata così anche per la recente vittoria nel mantovano.
Salvatore Marchese Ragona, nel giro di poco tempo, ha trasformato la sua grande passione per la dama in un motivo importante per conseguire brillanti risultati sportivi. Ci insegna che i sani interessi fanno sempre la differenza e ci fanno crescere.
MICHELE BRUCCHERI