Giorno della Memoria a Serradifalco. Per seminare, tenacemente, memoria. Con pazienza e forza. Un incontro in calendario per giovedì 25 gennaio (ore 17.30), presso Palazzo Mifsud (in via Duca). Sarà l’occasione per presentare l’ultimo libro di Guido Lorenzetti dal titolo “Siciliani testimoni di libertà” (“Tra i dodici siciliani testimoni di libertà c’è Calogero Palumbo di Serradifalco”).
Si parlerà, quindi, di queste dodici storie di deportati nei lager nazisti. A presiedere l’appuntamento sarà Salvatore Pelonero (presidente provinciale dell’Auser di Caltanissetta). In programma i saluti del sindaco Leonardo Burgio, nonché gli interventi di Pasquale Petix (rettore della Luse – Libera università senza età) e di Carmelo Locurto (giornalista). Le conclusioni saranno affidate a Salvatore Augello (presidente dell’Anpi “Leonardo Speziale” di Serradifalco e Montedoro).
Guido Lorenzetti racconterà la storia di suo padre, Andrea, deportato nel 1944 dai nazisti per la sua attività politica. Morì poco dopo la liberazione. Era nato ad Ancona nel 1907 e da giovane si trasferì a Milano. Fu, tra le altre cose, procuratore di borsa, redattore e vice segretario del Partito socialista clandestino dell’Alta Italia.
Come anticipato, nel 1944 (era il 10 marzo) venne arrestato dai nazisti. Venne poi trasferito nel carcere milanese di San Vittore e successivamente nel campo di polizia e transito di Fossoli. Dopo, la deportazione nel campo di concentramento a Mauthausen e la morte nell’ospedale di Gusen: era esattamente il 15 maggio 1945. Appena dieci giorni dopo la liberazione.
Da decenni, suo figlio Guido racconta per lui, che non ha potuto farlo, gli orrori perpetrati dai nazisti e la sua storia. Lorenzetti, classe 1938, è ancora un giocatore – in attività – nella pallacanestro, passione iniziata negli anni Sessanta.
L’Auser nissena ha varato un fitto calendario di appuntamenti. Oltre a Serradifalco, nel Nisseno, vi saranno degli incontri anche a Mazzarino e a Mussomeli. E ve ne daremo conto.
MICHELE BRUCCHERI
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SPECIALE. Il Valore della Memoria di Michele Bruccheri
