cardiologia interventistica
Giuseppe Migliore e Carlo Cicerone

“Cerco, con l’esperienza maturata in quasi venti anni di attività in ambito di cardiologia interventistica, di sfruttare i progressi tecnologici in quest’ambito per cercare sempre di più di migliorare la qualità di vita dei pazienti. Ad esempio, la scorsa settimana abbiamo impiantato per la prima volta un nuovo dispositivo (Reducer coronarico) in una paziente con angina refrattaria. Si tratta di un particolare stent percutaneo venoso progettato per ottenere un restringimento controllato del seno coronarico, che può allievare l’ischemia miocardica”.

cardiologia interventistica
Giuseppe Migliore e Carlo Cicerone

Al microfono de La Voce del Nisseno che l’ha interpellato, il dottor Giuseppe Migliore, 46 anni, di origini nissene (è un nostro caro e stimato amico che abbiamo qualche volta intervistato). Un numero uno in ambito mondiale nella cardiologia interventistica. In pratica, il presidio Villa Sofia dell’Azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello” di Palermo con questo moderno device per allievare l’angina pectoris impiantato in una paziente è, con la sua Emodinamica, il primo centro ad aver fatto tutto questo.

Ed ecco, allora, che abbiamo voluto sentire la sua “voce” per completare questa bella notizia diramata dall’efficiente ufficio stampa del presidio ospedaliero. “Coronary Sinus Reducer” è sostanzialmente un moderno device endoluminale, progettato per ottenere un restringimento controllato del seno coronarico e, quindi, favorire la riduzione dei sintomi nei pazienti con angina pectoris refrattaria.

Il device impiantabile per via percutanea in casi selezionati può rappresentare una valida strategia terepautica per il cardiologo interventista, al fine di alleviare i sintomi da angina secondaria all’ischemia cardiaca per quei pazienti che presentino severa o diffusa aterosclerosi coronarica ostruttiva, non candidabili (o non più) a procedure di rivascolarizzazione chirurgica e/o percutanea, ed è importante, pertanto, la sua estensione anche in Emodinamica “del nostro territorio”.

«Questi pazienti – spiega Carlo Cicerone, responsabile della Cardiologia con Emodinamica del presidio Villa Sofia dell’Azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello” di Palermo –  sono caratterizzati da una malattia complessa e molti di essi registrano episodi di angina che impattano notevolmente sulla loro qualità di vita, nonostante l’ottimizzazione della terapia medica praticata. Peculiarità che su questa popolazione è in costante aumento, pertanto, potersi avvalere dei moderni device, in casi selezionati, è fondamentale per il miglioramento degli outcome clinici e per offrire un ventaglio di soluzioni più ampie rispetto a quelle in dotazione alle metodiche tradizionali nei casi in cui queste ultime non siano praticabili».

«L’emodinamica di Villa Sofia – prosegue il dottor Cicerone – è il primo centro di Palermo ad aver impiantato il “Reducer” in una paziente di 73 anni, già nota all’attenzione della Cardiologia per i ripetuti interventi di rivascolarizzazione miocardica percutanea di angioplastica. Dal 2016 erano frequenti gli episodi anginosi in assenza di lesioni coronariche trattabili, al recente controllo coronarografico, invariato rispetto ai precedenti e persistendo la sintomatologia anginosa nonostante la terapia medica ottimizzata, si è deciso di procedere all’impianto del device nel seno venoso coronarico. La procedura è risultata efficace e priva di complicanze e già dopo 48 ore si è apprezzato un notevole miglioramento sintomatologico».

L’équipe del laboratorio di Emodinamica del nosocomio palermitano è costituita, oltre che dal dottor Carlo Cicerone, dal dottor Giuseppe Migliore – che insieme hanno eseguito l’importante procedura – dai dottori Mario Lombardi e Gentian Gjermeni.

Questa Sicilia dell’eccellenza scientifica a noi piace notevolmente. Chapeau!!!

MICHELE BRUCCHERI

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