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I protagonisti della rimpatriata

Correva l’anno 1965, quando un manipolo di giovinette e ragazzotti varcava la soglia del liceo scientifico di via M. Tumminelli. Quell’anno, per la prima volta e per l’occasione, furono istituite due sezioni, A e B, portando il totale complessivo degli studenti a n. 125.

Il 25 luglio del 1970, quei ragazzi raggiungevano il primo straordinario traguardo del loro percorso di studi: il diploma di maturità. 2 dicembre 2020 germoglia l’idea… la pandemia ne impedisce l’evoluzione… 2 dicembre 2022: riproposizione del progetto… ci si attiva a rintracciare i compagni residenti altrove.

Si costituisce il gruppo di lavoro, si procede alla programmazione. Si organizza la chat, si prende atto che alcuni non sono più in vita. Ci si organizza e dopo cinquantatré anni il ritrovo degli ex ragazzi, tra questi financo alcuni residenti in altre province e regioni.

La voglia di esserci ha avvalorato il senso di appartenenza all’istituto, di cui, peraltro, quest’anno ricorre il centenario della fondazione e l’occasione è stata propizia per ricordare gli ex docenti che contribuirono non poco a formare coloro che, nel prosieguo, avrebbero fatto parte di apparati burocratici, imprenditoriali, ingegneristici, sanitari e scolastici.

L’iniziativa si è distinta in due differenti momenti: nella serata del 31 maggio scorso i convenuti si sono riuniti goliardicamente presso i locali di una nota pizzeria cittadina. Il successivo giorno, proprio a voler ripetere il legame verso la loro ex scuola, si sono recati presso le sedi site rispettivamente, in Via Mauro Tumminelli e Via Duca degli Abruzzi (scalinata san Francesco). Ciò in quanto, dato il crescente numero d’iscrizioni e l’esiguità dei locali del primo istituto, dopo due anni, tutte le classi furono spostate nel secondo.

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I protagonisti della rimpatriata

La mattinata è proseguita presso l’Auditorium G. Bufalino, annesso alla sede liceale di Via Nino Martoglio, dove il dirigente scolastico prof. Vito Parisi, ha rivolto il proprio saluto ai convenuti, apprezzando l’iniziativa oltre a sottolinearne il significato.

Sono seguiti i rituali interventi da parte dei curatori degli incontri, culminati in momenti di forte emozione, quando sono stati ricordati i compagni assenti perché deceduti. Nella circostanza, sono stati riportati i saluti dell’ex docente prof.ssa Paola Catino Cinardi (assente per motivi familiari) ed è stata data lettura del toccante messaggio epistolare che la prof.ssa Matilde Amico Roxas (ex docente di scienze naturali, residente fuori provincia e assente per motivi familiari) ha inteso rivolgere ai suoi “ex compagni di classe”, come lei stessa li ha voluti graziosamente definire.

L’evento ha avuto il suo epilogo con il pranzo, svoltosi presso un ristorante del luogo, al compimento del quale, a ciascuno dei partecipanti, è stato donato il prodotto artigianale in ceramica, riportante il logo: “C’era una Volta… 1970”, appositamente creato per l’occasione da un noto laboratorio cittadino.

Erano presenti, con i rispettivi congiunti: Angelo Barbera, Giuseppina Barca, Vincenzo Cassarino, Gianluigi Cortese, Michele Falduzzi, Luigi Falzone, Giuseppe Ferro, Salvatore Lazzara, Mauro Lo Monaco, Filippo Misuraca, Francesco Antonio Maria Nicastro, Alda Nasello, Carlo Pedalà, Giuseppe Rizzari, Mario Sardo, Luigi Tropea, Andrea Valenti, Sergio Vinciguerra e Alfonso Pio Zammuto.

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L’incontro con il preside Parisi

Alla manifestazione, ha preso parte anche la prof.ssa Marisa Cuva, figlia del compianto docente di lingua e letteratura inglese del corso A. Ha inteso prestare il suo contributo anche l’assessore Ettore Maria Garozzo, prodigatosi per consentire l’accesso presso l’edificio dell’ex liceo sito in Via Duca degli Abruzzi (scalinata san Francesco) oggi sede di uffici comunali, oltre a fornire la propria sapiente collaborazione fotografica.

Che cosa spinge un gruppo eterogeneo di persone a ritrovarsi dopo tanto tempo? Il dubbio assale: è meglio serbare i ricordi della giovinezza o far prevalere l’emozione di voltarsi indietro e scoprire quanta strada è stata percorsa e quale direzione ognuno ha preso? La certezza è solamente una: compagno di scuola, compagno di sempre.

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