Oggi si registrano 142 infezioni
Un reparto ospedaliero

Calo di contagi e di ricoveri nel Nisseno: nelle ultime ore si sono registrate soltanto diciotto nuove infezioni e quattro dimissioni dalla degenza ordinaria. Ma vi sono state altre due vittime da Covid-19.

Dei diciotto nuovi casi positivi, otto sono riconducibili a Gela; e poi: sei sono di Caltanissetta, due di Serradifalco, uno di San Cataldo e uno di Butera.

Delle quattro dimissioni, tre sono pazienti del capoluogo nisseno e uno di Mazzarino. I due decessi sono – secondo il consueto bollettino dell’Asp di Caltanissetta – uno di Santa Caterina Villarmosa e uno di Sommatino. Entrambe le vittime erano ricoverate fuori provincia.

È stato trasferito – fuori provincia – un paziente di Niscemi. E poi c’è il capitolo delle guarigioni. Sono, complessivamente, 36 persone.

Nello specifico: dodici di Niscemi, otto di Caltanissetta, sette di Gela, tre di San Cataldo, tre di Butera, uno di Mussomeli, uno di Campofranco e uno di Serradifalco.

Calo di contagi e di ricoveri nel Nisseno, secondo l’ultimo report. Ma ecco la distribuzione territoriale delle infezioni da Covid-19.

Calo di contagi e di ricoveri
Presidio ospedaliero Sant’Elia di Caltanissetta

A Butera vi sono 42 casi (due in Malattie infettive), a Campofranco le positività sono 2; a Caltanissetta sono 99 (nove in Malattie infettive e uno in Terapia intensiva), a Gela 135 (sette in Malattie infettive), a Marianopoli 1, a Mazzarino 10, a Milena 7 (uno in Malattie infettive), a Montedoro 1, a Mussomeli 6, a Niscemi 67 (sette in Malattie infettive, due fuori provincia), a Riesi 11, a San Cataldo 32, a Santa Caterina Villarmosa 10, a Serradifalco 38 (due in Malattie infettive), a Sommatino 4 e a Villalba 3.

I casi positivi, nel Nisseno, sono – ad oggi – 469. Ventinove sono i ricoverati presso Malattie infettive (-5 rispetto a ieri); un caso è in Terapia intensiva, mentre due sono pazienti ricoverati fuori provincia.

Da diversi giorni, l’andamento epidemiologico in provincia di Caltanissetta è in chiaro miglioramento. Una mano la dà, senza dubbio, la campagna vaccinale che prosegue, tra alti e bassi anche nel Nisseno.

MICHELE BRUCCHERI  

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