di MICHELE BRUCCHERI – Ad Albori di Vietri sul Mare (Salerno), per la sezione Promozione culturale, ha ottenuto il meritato riconoscimento

Ad Albori di Vietri sul Mare (provincia di Salerno), è stata premiata – nelle scorse settimane – Lisa Bernardini. Un importante e prestigioso riconoscimento per la dinamica presidente dell’associazione culturale “Occhio dell’Arte” che ha sede ad Anzio (Roma).

Art director e fotografa, ha ottenuto il Premio Borgo Albori sezione Promozione culturale. In occasione del Gran Galà della Cultura (ormai si è alla XIV edizione) ha ritirato il meritato riconoscimento. L’evento si è svolto sul sagrato della splendida chiesa di Santa Margherita d’Antiochia della pittoresca cittadina campana.

Lisa Bernardini e l’assessore Giovanni De Simone

Nato come semplice premio letterario, negli ultimi tre anni la manifestazione ha assunto una sua peculiare dimensione organizzativa ben precisa trasformandosi, appunto, in gran galà della cultura. Ovvero una serata di festa in cui la Cultura con la C maiuscola – nelle sue multiforme espressioni – è veramente la protagonista assoluta. Vengono dunque premiati vari personaggi che provengono dallo stivale italico e che appartengono al mondo del teatro, della musica, del giornalismo, della letteratura, del design, dell’arte in genere.

Da tre anni, l’evento è curato magistralmente dai direttori artistici Francesco Grillo e Maria Grazia Salpietro. La lodevole kermesse di fine estate, fiore all’occhiello di tutta l’attività culturale dell’assessorato alla Cultura del Comune di Vietri sul Mare, è diretta dal dottor Giovanni De Simone, assessore che ha premiato Lisa Bernardini, amica storica del nostro periodico d’informazione La Voce del Nisseno.

Lisa Bernardini, esuberante organizzatrice di eventi di notevole spessore culturale ed artistico, è in prima linea su molti fronti e dà concretamente una mano alla Cultura. Questo recente riconoscimento è, senza dubbio, un pregevole attestato di stima.

MICHELE BRUCCHERI     

Articolo PrecedenteNOZZE DI DIAMANTE PER GIUSEPPE DI FORTI E ANTONIA COSTANZO
Articolo successivoSERRADIFALCO, L’ESTRO CREATIVO DI PIETRO MONTANTE