periodico
L'avvocato Leonardo Costa

Venti anni fa è stato pubblicato il primo numero de La Voce del Nisseno, periodico di informazione, politica, attualità e cultura, ideato e diretto da Michele Bruccheri. Durante questi lunghi anni, tante cose sono cambiate, dalla veste grafica ai colori del giornale, dalla carta alla impaginazione degli articoli. Immutata è, però, rimasta la passione del direttore, la sua competenza e la sua professionalità.

Il giornale è cresciuto insieme a noi, si è fatto più accattivante dal punto di vista dell’impatto visivo, riuscendo però a mantenere un notevole livello di qualità, derivante da una precisa scelta compiuta dal suo ideatore fin dal primo numero: la cura della notizia, la serietà degli argomenti trattati, la competenza di chi scrive.

Michele Bruccheri ha raccontato il nostro territorio, ne ha descritto il tessuto socio-economico, ne ha evidenziato le eccellenze professionali, attraverso la voce di chi opera sul campo: imprenditori, artigiani, professionisti, personaggi dello spettacolo e della cultura, politici, dirigenti. Tutti hanno trovato spazio per raccontare nelle pagine del giornale la propria storia, tutti hanno potuto far sentire la propria voce, a volte per denunziare problemi e proporre soluzioni, a volte per descrivere il proprio percorso lavorativo e professionale che li ha portati a raggiungere traguardi ambiziosi anche in campo nazionale e, a volte, internazionale, costituendo un esempio per i giovani e per chi volesse intraprendere quella stessa strada.

Michele Bruccheri ha magistralmente raccontato questi personaggi e le loro storie, mettendone in evidenza sacrifici e risultati raggiunti, sottolineando quanto di buono e di positivo c’è in ogni persona e in ogni vissuto. Pregevoli sono, inoltre, gli editoriali che hanno arricchito ogni numero della rivista, nei quali il direttore si è soffermato, di volta in volta, su tematiche di grande rilevanza ed attualità.

Nelle sue amate righe, come Michele ama chiamarli, troviamo perle di saggezza e di competenza che ci dicono molto del suo grande spessore umano e professionale. Con la sua penna sempre arguta e indipendente, Michele Bruccheri ha saputo denunziare vizi e virtù di una società e di una comunità urbana che ha sempre più bisogno di voci libere e fuori dal coro, consapevole che la omologazione culturale porta alla rovina. La critica, viceversa, quando è costruttiva costituisce una indispensabile e irrinunziabile molla per la crescita collettiva, un pungolo per progredire e migliorare grazie al contributo di tutti.

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L’avvocato Leonardo Costa

Il vero giornalista è quello che mette l’interesse collettivo e la verità al di sopra del proprio personale tornaconto. A volte si è costretti a fare scelte difficili ma questo è il prezzo da pagare per restare credibili di fronte a chi legge. Michele Bruccheri ha saputo difendere la propria indipendenza a volte pagando anche di persona per le proprie scelte, ma non ha mai chinato il capo, non ha mai scritto a comando, non ha mai nascosto la testa sotto la sabbia.

Michele Bruccheri si è distinto, nell’arco della sua carriera, per scrivere sempre quello che andava scritto e non quello che faceva comodo scrivere. Per questo, sono particolarmente grato al mio caro amico e gli auguro di raggiungere altri traguardi, come merita per l’impegno e la professionalità che mette ogni giorno nel suo lavoro.

Voglio chiudere questo breve scritto, con un ricordo personale. Nelle nostre (tante) serate trascorse insieme, tra un commento ad un libro letto o ad un brano ascoltato, Michele aveva cominciato a parlarmi di questo suo progetto editoriale, raccontandomi con passione ed entusiasmo quello che intendeva mettere in atto, descrivendolo minuziosamente nei minimi particolari. Ero colpito dal suo grande entusiasmo ma, sinceramente, non credevo che il suo progetto potesse andare in porto, consapevole delle numerose difficoltà che avrebbe incontrato.

Così, quando ho avuto tra le mani il primo numero della sua rivista, mi sono reso conto che era esattamente come l’aveva descritta e confesso di essere stato felice per lui. Oggi lo sono ancora di più per questo importante traguardo che la rivista e il suo direttore ha raggiunto, partendo da zero e costruendo, giorno dopo giorno, il proprio successo. Grazie, caro direttore, continua a regalarci i tuoi scritti.

LEONARDO COSTA

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