Gaetano Butera
Gaetano Butera

Dieci anni fa moriva Gaetano Butera. Uno degli emblemi della Polizia municipale di Serradifalco. Uno dei protagonisti della comunità. Si spense l’8 aprile 2013. Aveva 71 anni, da poco compiuti essendo nato a Favara, nell’agrigentino, il 30 gennaio 1942. Ricordarlo, oggi, su La Voce del Nisseno in occasione di questo decimo anniversario è doveroso.

Gaetano Butera era figlio di un carabiniere. Si sposò nell’ago-sto 1970 con Gilda Butera. Origini favaresi e palermitane. Ma Serradifalco diventò la “sua” patria. Il suo amato paese. Dal matrimonio nacquero i figli Rosalia Lucinda, oggi 52 anni, ed Angelo, 50 anni. La prima ha quattro figli, il secondo una figlia. Ed è stato anche un nonno premuroso e affabile.

La divisa è stata, per lui, importante, sacra. Una lunga e prestigiosa carriera, la sua. Inizia negli anni Settanta. I primi anni del decennio. È sindaco pro tempore Bernardo Alaimo. Nel tempo si succedono altri primi cittadini: Michele Territo, Michele Ricotta, Michele Ninfa, Cettina Blando…

Collabora attivamente e istituzionalmente con tutti. La figura del vigile urbano è preziosa, nella comunità. Un punto di riferimento, essenziale e discreto. Va in pensione nell’estate 2003 con i gradi di tenente. Gli viene organizzata una grande festa, al Comune. Emozioni e ricordi. Riceve regali, ma soprattutto l’affetto di tutti. Un paio di anni prima, era stato promosso comandante.

Ecco ciò che scrissi, tra l’altro, nel notiziario comunale che dirigevo nel 2001: “Nel rispetto del contratto di lavoro degli Enti locali, tutti i sottoufficiali di polizia municipale sono stati promossi (fascia D, ex settimo livello). E Gaetano Butera, con la qualifica di istruttore direttivo (due stelle, cioè tenente) è il comandante del corpo di Polizia municipale di Serradifalco, dopo l’approvazione di una delibera varata dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Bernardo Alaimo”.

Gaetano Butera
Il tenente Gaetano Butera

L’articolo, siglato con le mie iniziali, terminava: “Gaetano Butera vanta ben 34 anni di servizio. L’organigramma comprende sei unità lavorative: Giuseppe Benfante Picogna, Gaetano Butticè, Raffaele Mulè e Giuseppe Pace. Da alcune settimane il corpo di Polizia municipale ha, nel suo organico, due donne: Anna Picone e Floriana Galletti”.

Preparato, conosceva a memoria il codice della strada, al servizio del territorio, Gaetano Butera ha proficuamente collaborato con tutte le varie amministrazioni comunali. Aveva una grande passione per il suo lavoro. E in occasione della festa patronale, San Leonardo Abate, ad agosto, in alta uniforme era impegnato nel suo ruolo istituzionale. Era sempre disponibile, altruista. E i colleghi lo apprezzavano anche per questo suo tratto caratteriale ed umano.

Gaetano Butera
Gaetano Butera e i colleghi

Dieci anni fa moriva Gaetano Butera, di tumore. Qualche anno addietro – menzionato in un libro che racconta il territorio – aveva riferito un aneddoto. Aveva bloccato uno strano traffico di materiale di dubbia provenienza. S’era parlato di scorie radioattive, ma anche di rifiuti ospedalieri speciali. Era nata un’inchiesta della magistratura per approfondire l’area estrattiva di Bosco-Palo. In divisa, fermò uno degli autisti (c’era un andirivieni di camion in direzione della miniera dismessa). Era un polacco. Dai tir – disse Gaetano Butera – venivano scaricati pacchi e scatoloni. Si perdevano le tracce di questo oscuro e misterioso materiale. Si avanzò l’ipotesi che quei siti minerari dismessi fossero una sorta di discarica illegale per rifiuti speciali. La vicenda ha, da sempre, contorni foschi e controversi, e non è questa la sede per approfondire. Noi oggi abbiamo voluto ricordare questa figura istituzionale, il tenente Gaetano Butera, in occasione del suo decimo anniversario dalla sua morte. Un modo semplice per onorare la memoria dei figli illustri di Serradifalco.

MICHELE BRUCCHERI

LEGGI ANCHE: ENORME SUCCESSO E GRANDE PARTECIPAZIONE A SERRADIFALCO PER LA FESTA DE “LA VOCE DEL NISSENO”

Articolo PrecedenteIL COMITATO NAZIONALE ITALIANO FAIR PLAY E «FAIR PLAY FOR LIFE»
Articolo successivoPROSSIMAMENTE LE INTERVISTE DI MICHELE BRUCCHERI A TOTI & TOTINO E MANLIO DOVÌ