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Voluta e cercata, rifiutata e allontanata, ma anche imposta, la solitudine rappresenta una condizione, un sentimento che invita a confrontarsi con sé stessi, a scandagliare nel profondo dove il pensiero ricontatta memorie rimaste sopite per troppo tempo e dove ci si scopre senza filtri. È una condizione che appartiene più o meno a tutti e in modi diversi viene vissuta dando spazio a differenti modalità nel manifestarsi: se da una parte per molti scrittori e artisti la solitudine ha rappresentato il ritirarsi anche dal contesto sociale per trovare ispirazione e riflettere sul senso dell’esistenza e sul proprio destino, dall’altra diventa forma di alienazione e perdita di un vero contatto e confronto con la realtà per via delle relazioni che sempre più in questi ultimi anni viaggiano sulla rete dei social.

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Per Schopenhauer la solitudine è vista quale “profonda pace del cuore”, per Leopardi è esperienza di isolamento e separazione dal mondo verso la più profonda malinconia, ma allo stesso tempo occasione per riflettere e riscoprire sé stessi. Il tema della solitudine che in questi ultimi anni sembra essersi accentuato anche per il fatto che si nota sempre meno la disponibilità ad ascoltarsi e a comunicare in modo diretto senza “schermi”, è al centro dell’incontro che si svolge oggi a Roma presso il “Salotto degli ultimi 18 whisky” negli spazi della Libreria Caffè Letterario Hora Felix, in Via Reggio Emilia, 89 alle ore 19.30 (con ingresso libero su prenotazione).

Fondato dalla scrittrice Valeria Bellobono una decina di anni fa, questo Salotto, luogo per ritrovarsi e dialogare da vicino, unico nella Capitale, deputato ad incontri e scambi di pensieri a partire dai diversi argomenti e tematiche inerenti alla cultura, intende restituire parte di quell’atmosfera che si respirava nei salotti letterari dell’Ottocento di Vienna e Parigi. A partire da un tema già stabilito i partecipanti hanno l’occasione di esporre il proprio pensiero liberamente su quell’argomento portando anche come punto di riferimento una propria esperienza di vita, o un libro in cui quel tema è presente. Scambio e confronto di idee e osservazioni tra i partecipanti, avvengono nel rispetto reciproco per rendere sempre interessante la conversazione ad ogni incontro.

Dopo il precedente incontro in cui è stato affrontato il concetto di contraddizione che appartiene all’esistenza ed è racchiuso nella figura retorica dell’ossimoro, oggi si parlerà di solitudine che talora viene scelta, subita o allontanata. Si affronterà come essa possa essere vista in termini positivi o negativi, e quando sia utile cercarla o evitarla e questo anche attraverso quanto presente nella letteratura, in poesia o nell’arte.

A proposito di letteratura come non pensare a Petrarca che parla di “ozio sereno”, a Leopardi sopra-citato, o a Quasimodo in particolare con la poesia “Ed è subito sera”? Questo solo per citare alcuni nomi. Anche nello scenario dell’arte tale argomento risuona in diverse opere di famosi artisti tra cui menzioniamo: Van Gogh con il dipinto “Campo di grano con covoni”, De Chirico con “Solitudine” in cui la statua che raffigura Arianna è in uno stato di riflessione come assorta nei pensieri, e Sironi anch’egli con il dipinto intitolato “Solitudine” dove si avverte nello sguardo triste della donna sola in una stanza vuota, il riferimento all’alienazione e alla rassegnazione dell’uomo.

Attiva nell’ambito di incontri ed eventi culturali, Valeria Bellobono, segretaria amministrativa e consigliere Iplac (Circolo culturale Insieme per la Cultura) ha vinto importanti premi letterari giungendo ai primi posti. Tra questi citiamo il 1° posto per gli inediti al Premio organizzato dell’Associazione Pegasus “Pegasus Golden Selection” assegnato all’opera “Viaggi di donne senza rime” (Pegasus Edition 2015) dove l’autrice parla di 12 figure femminili dimenticate, invitando a soffermarsi e riflettere sulla loro condizione in cui emerge il disagio della vita, e sempre il 1° posto al Premio Andersen nel 2019 per il libro di fiabe “Mezzo grammo e la neve” (edito da Sassi).

Per partecipare all’incontro l’ingresso è libero, ma è richiesta la prenotazione. Al termine dell’incontro, per quanti lo desiderino, vi sarà la cena presso la stessa libreria al costo di euro 10.00. Per prenotare è necessario telefonare al numero 347/9655072 o scrivere a: valeriabellobono@yahoo.it

SILVANA LAZZARINO

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