Silvia Cozzi
Silvia Cozzi

La forza evocativa dei versi poetici nel dare voce alle emozioni passate e presenti entro un procedere di armonie e accordi che nel loro susseguirsi, risvegliano pensieri di infinita bellezza, caratterizza le liriche di Silvia Cozzi, racchiuse nella raccolta dal titolo allusivo “Pentagrammi di-versi” (Controluna 2019) dove viene restituito l’ascolto autentico di quelle infinite sfumature di stati d’animo al ritmo dei battiti del cuore.

Silvia Cozzi
La locandina

Affermata poetessa e scrittrice di successo con all’attivo opere tra cui “Padrona di giochi di luce” (2018), vincitrice di diversi e importanti premi tra cui Voci città di Roma (anno 2017) Silvia Cozzi, segretaria e Consigliera Iplac – Circolo I. P. LA C. (Insieme Per La Cultura, è protagonista con questa sua raccolta “Pentagrammi di-versi” dell’appuntamento che si svolge a Roma presso la Galleria Arte Sempione il 14 maggio 2022 alle ore 18.

La raccolta edita da Controluna, già dal titolo rimanda idealmente ad una composizione musicale, nel suo racchiudere tutte le sfumature e combinazioni del verso ora libero, ora in rima a delineare i cambiamenti degli stessi stati d’animo. A moderare l’incontro che rientra nell’ambito della Rassegna Iplac, organizzato con la collaborazione della Galleria Arte Sempione, è Maria Rizzi, nota scrittrice di gialli e Presidente Iplac, i relatori sono nomi di spicco nel panorama della cultura e letteratura italiana quali: Paolo Buzzacconi poeta, scrittore e Consigliere Iplac e Massimo Chiacchairarelli poeta, critico letterario e Consigliere Iplac. Le letture sono affidate alla splendida voce di Valeria Bellobono scrittrice di successo e segretaria amministrativo e Consigliera Iplac.

Attraverso le liriche di Silvia Cozzi si entra con il pensiero e la mente in un percorso emozionale a scoprire il suo mondo di donna nostalgica e legata alle tradizioni, moderna e creativa, un universo dove sono racchiuse gioie e malinconie, entusiasmi e attese sempre filtrate da una chiave di ottimismo in cui non manca una sottile vena ironica.

Silvia Cozzi con autenticità e spontaneità, passione ed entusiasmo restituisce entro ritmi lenti e cadenzati, incisivi e incalzanti, il fluire della vita, della sua vita di donna con i suoi dubbi e certezze, i successi e scelte difficili, sempre pronta a mettersi in gioco, in continua esplorazione di sé in rapporto a quanto la circonda e la riguarda.

Un viaggio nel suo universo dove alle ombre seguono le luci a scandire le sfumature del suo stato d’animo volto a cercare quell’armonia non sempre facile da raggiungere tra la mente e il cuore, la logica e l’immaginazione. Affiorano ricordi e affetti, desiderio di cambiamento e libertà che conducono alla scoperta di sé, mentre la natura e gli scenari quotidiani fanno da sfondo a questo ritrovarsi inaspettatamente riconciliati con quelle parti meno conosciute di sé.

Tra le liriche di questa interessante silloge citiamo il sonetto “Per me l’amore” in cui non solo si evince la musicalità, ma si scoprono le diverse e inattese manifestazioni dell’amore con riferimento anche alla neve che si scioglie e alla rosa che sboccia, a suggerire come la musicalità sia una componente dell’amore.

Per Silvia Cozzi la poesia è nata come passione: giovanissima a soli 12 anni ha composto le sue prime liriche riconoscendo nel genere poetico quello più adatto a lei per far emergere le proprie emozioni e il suo sentire questa vita. Una passione che ha ripreso più avanti, spinta da un bisogno di raccontarsi e dare voce agli angoli più segreti e nascosti del pensiero in cui abitano solitudini, amori, entusiasmi e velate nostalgie.

Affetti e ricordi, la femminilità talora messa alla prova, desideri di libertà e cambiamento, rivivono accompagnati dai colori di scorci e scenari ordinari e non solo, dove non manca la natura per un risveglio verso un percorso interiore in cui affiorano scintille di luce. Questo grazie ad una scrittura chiara e leggera che Silvia Cozzi regala in queste liriche.

Di chiarezza, ma anche di spontaneità riferite alla sua poesia, scrive Giuseppe Cerbino quando afferma: “La scrittura di Silvia Cozzi mira, invece, alla naturalezza e alla spontaneità dell’espressione. I sentimenti cantati sono quelli di sempre; quelli di una quotidianità vitale e luminosa. Un inno alla vita senza enigmi”.

Con i loro giochi fatti di riflessi emozionali sulle sinergie del ritmo musicale proprio del verso, le liriche di Silvia Cozzi invitano a guardare con positività ogni aspetto della vita dove protagonista è l’uomo sospeso tra certezze e dubbi, in costante aspirazione verso qualcosa che si avverte come energia nella circolarità dell’esistenza dove inizio e fine coincidono.

Silvia Cozzi
Silvia Cozzi

Riguardo la musicalità dei versi in rima e non, delle figure retoriche che si avvicendano in questi “pentagrammi poetici”, riportiamo quanto il Prof. Nazario Pardini ha scritto qualche anno fa sul suo blog letterario Alla Volta di Leucade: “Musica, sinfonia, armonia: un insieme che dolce ci abbraccia con uno spartito di note da romanza come lo può essere un coro a Boca cerrada di Puccini o una trama tipo tristezza di Chopin. Certamente non si può dire che il tutto sia guidato da sperimentalismi tipo riforma prosastica, ma, al contrario, le figure retoriche, le assonanze, le allitterazioni, le rime, le sinestesie e quant’altro alimentano un tipo di poesia agli antipodi; un tipo di poesia che si aggrappa alla sana tradizione, facendo del ritmo il suo valore aggiunto”.  

Ad accompagnare la serata sarà il coro Le Swing Ladies diretto dal Maestro Franco Tinto. La presentazione della silloge di Silvia Cozzi si svolge a Roma presso la Galleria Arte Sempione, in Corso Sempione, 8, sabato 14 maggio 2022 alle ore 18. Per informazioni scrivere a artesempione@gmail.com

SILVANA LAZZARINO

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