Le reliquie di Rosario Livatino
Alessandro Alongi

Le reliquie di Rosario Livatino a Roma. Giungeranno, infatti, per la prima volta nella capitale le sacre spoglie del giudice. È in programma per sabato 14 gennaio.

E il consigliere del XII Municipio di Roma, Alessandro Alongi (di Serradifalco, nel Nisseno), commenta: “Una grande festa per la comunità siciliana della capitale”.

Le reliquie di Rosario Livatino a Roma è un evento importante. “Il Beato martire della lotta alla mafia – spiega Alongi a La Voce del Nisseno (versione online) –, esemplare e contemporanea testimonianza di figura unificante, è stata voluta e programmata dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Maria Odigitria dei Siciliani di Roma”.

“Il pellegrinaggio dell’insigne reliquia riguardante la camicia che il giudice indossava e pregna del sangue del Beato Livatino rappresenta un’occasione di valorizzazione dell’unità nazionale e riscoperta della Pietà Popolare nel solco della tradizione della Chiesa Cattolica, e una testimonianza di ispirazione per le giovani generazioni per coniugare ricerca e impegno con sobrietà”, afferma ancora Alessandro Alongi.

Un “sentire” vibrante per il consigliere del XII Municipio di Roma che è nato e cresciuto in Sicilia, a Serradifalco, appunto, a pochi chilometri dalla città di Livatino (Canicattì, ndr) e che all’epoca del barbaro assassino aveva appena dieci anni.

Le reliquie di Rosario Livatino
Il giudice Rosario Livatino

Alongi è, tra le altre cose, giornalista, docente universitario, appassionato di diritti. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze Politiche, è specializzato in Relazioni istituzionali e Diritto parlamentare. Da sempre si occupa di tematiche legali presso un’importante azienda di telecomunicazioni e svolge attività di ricerca nell’ambito del Diritto dell’innovazione (è autore di diversi studi e approfondimenti, ha pubblicato vari libri). Scrive articoli di cronaca politica, economia e società digitale.

Ecco, tuttavia, il programma dettagliato del pellegrinaggio. Nel corso dell’intera settimana che partirà il prossimo 14 gennaio, si terranno tavole rotonde e simposi dedicati al giudice Rosario Livatino.

È prevista la solenne esposizione e venerazione della reliquia nei luoghi delle massime istituzioni del Paese tra i quali Camera e Senato della Repubblica, Suprema Corte di Cassazione, Consiglio Superiore della Magistratura, Ministero di Grazia e Giustizia, Comune di Roma, Comando Generale della Guardia di Finanza, Università, Scuole Superiori e Parrocchie romane.

Sempre nella settimana dedicata a Rosario Livatino saranno organizzati due importanti convegni: il primo, si terrà mercoledì 18 gennaio (ore 15) presso la Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva (piazza della Minerva a Roma) alla presenza del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. Avrà come tema: ‘L’attualità del Beato Rosario Livatino’ e sarà moderato da Domenico Airoma – Procuratore della Repubblica di Avellino, Vice Presidente del ‘Centro Studi Rosario Livatino’.

Il secondo pregevole momento di confronto sarà rivolto a tutta la cittadinanza ed è intitolato “Beato Rosario Livatino: l’universale esempio del giusto. Dialoghi tra economia fede e giustizia” Avverrà giovedì 19 gennaio (ore 10.15) presso la sede nazionale di Confindustria (viale dell’Astronomia 30), in occasione dell’ostensione della reliquia.

Inoltre, dal 16 al 23 gennaio, nella Sala Capitolare del convento di Santa Maria sopra Minerva, sarà possibile visitare la mostra ‘Sub Tutela Dei: il Giudice Rosario Livatino’, un’occasione per conoscere la storia dell’uomo Servo di Dio la cui credibilità fu per lui coerenza piena e invincibile tra fede cristiana e vita e per questo la Chiesa lo onora come martire.

Le celebrazioni si concluderanno con il concerto dal titolo: ‘Beatus vir Vespri per un martire’ che avrà luogo venerdì 20 gennaio (ore 20.30) nella Basilica di Stato di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, dove sabato 21 gennaio verrà celebrata la solenne funzione eucaristica alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni civili, militari ed ecclesiastiche.

MICHELE BRUCCHERI

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