SERRADIFALCO. Prestigioso traguardo per il giovane che ama l’Egitto: “Ora sono impegnato con la specializzazione che è lo spazio”

 
 Davide Difrancesco con la madre Rosetta

 

Conseguire una laurea in ingegneria aerospaziale era il suo sogno. Che lo scorso 20 marzo ha realizzato. Davide Difrancesco, 24 anni, ha raggiunto questo importante traguardo presso l’Università di Torino, nel famoso Politecnico. Ora, alacremente, studia per la specialistica. Il giovane di Serradifalco, che vive nella città piemontese, ha discusso la tesi su “Metodi non distruttivi di analisi delle strutture aeronautiche”. Relatore è stato il professor Salvatore Bruschetto.

 

In tre turni di venti studenti universitari, nell’aula magna dell’ateneo, i loro sacrifici hanno ottenuto un prestigioso riconoscimento. La laurea triennale per diversi giovani, provenienti non solo da tutto lo stivale tricolore, ma anche dall’estero. Davanti ai loro parenti, hanno coronato un sogno. Felice e raggiante, Davide Difrancesco – dinanzi alla madre Rosetta e a familiari – ha condiviso la sua gioia per “questo punto di partenza”, come dichiara sorridente al cronista.

 

“Coltivo sogni ambiziosi – prosegue al microfono de La Voce del Nisseno -. La laurea triennale è la prima tappa, è un punto di partenza. Ora sono impegnato con l’ambito di specializzazione che è lo spazio. Ho uno sguardo verso l’estero. Pur amando l’Italia, l’estero offre più opportunità. Per quanto concerne l’aeronautica, il nostro amato Paese è all’avanguardia. E Torino rappresenta veramente un punto di riferimento importante, sia nel settore aeronautico sia in quello aerospaziale”.

 

 

Il neo ingegnere aerospaziale Davide Difrancesco

La sua passione per queste branche è antica. Davide Difrancesco mostra interesse per questi settori sin dalla tenera età. Non a caso ama la trilogia del film “Ritorno al futuro”. Nella madre Rosetta ha avuto il suo essenziale punto di riferimento, la stella polare della sua vita. Un sostegno morale, materiale e psicologico, ammette schiettamente. Chiacchierando, mi confida: “Mio nonno materno sarebbe stato fiero ed orgoglioso per questo significativo risultato che ho conseguito”.

 

A Davide Difrancesco piace approfondire l’astrofisica. Ha una mentalità aperta. Ama la ricerca. Gli chiedo qualcosa per conoscerlo di più. Emerge, dalla nostra intervista informale, che suona la chitarra elettrica, che ama la musica di qualità, che è uno sportivo (gli piace il calcio), che nutre una grande passione per il cinema.

 

Tra i suoi autori prediletti ci sono Stephen King e Clive Barker. E poi, ama anche viaggiare. Adora l’Egitto “per il suo fascino e per il mistero”, aggiunge.  Ha una predilezione per la civiltà antica. Gli piace un sacco la psicologia. Un giovane tranquillo, mite, senza grilli per la testa, ligio al dovere.

 

Prima di salutarci, Davide Difrancesco mi informa che ama il mare e la splendida Scala dei Turchi. La madre Rosetta che partecipa alla nostra conversazione, annuisce. Hanno entrambi i medesimi gusti e gli stessi interessi. Hanno una sintonia più unica che rara. In bocca al lupo, ingegnere aerospaziale!

 

MICHELE BRUCCHERI 

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