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Una scena della commedia

Prosegue al Teatro Oasi della Cultura di Caltanissetta la stagione teatrale “Domenica Pomeriggio a Teatro”. Domani pomeriggio, alle ore 18, calcheranno il palcoscenico gli attori del Teatro Stabile Nisseno. Porteranno in scena una nuova commedia. S’intitola “Che stress andare a Teatro” (di Giuseppe Speciale: firma invece la regia Giovanni Speciale).

Come si ricorderà, la stagione teatrale è organizzata dal Teatro Stabile Nisseno (direzione artistica di Giuseppe Speciale). Ma ecco gli altri nomi della rappresentazione di domani. Sono: Giuseppe Speciale, Salvina Fama, Anna Polidoro e Antonio Stella (è direttore di palco, Luca Lombardo).

La commedia che ha esordito lo scorso anno, a luglio, ha già fatto registrato più di trenta repliche, non solo in Sicilia, ma anche nell’Italia meridionale. E continuerà a girare i teatri italiani. Per la città di Caltanissetta è un debutto.

“Tutto nasce quando ad una coppia Fofò e Catena (marito e moglie) molto ignoranti, vengono regalati dalla padrona di casa due biglietti omaggio per andare a vedere a teatro uno spettacolo di ricerca. Uno spettacolo radical chic. Dopo i primi tentennamenti e dubbi decidono di andare. C’è da scegliere però l’abbigliamento adatto per una serata così ‘speciale’”, evidenzia la nota stampa.

“’Cappello o non cappello’. ‘Abito lungo o corto’. ‘Vestito con cravatta o senza’. Scelte difficili per chi non pratica abitualmente un teatro. O per meglio dire per chi come Fofò e Catena non lo praticano affatto. Però il tempo stringe e bisogna decidere in fretta. Se poi a far perdere tempo ci si mette pure una ‘strana’ vicina di casa che non perde occasione per presentarsi sempre con scuse diverse a casa dei coniugi Fofò/Catena, tutto diventa più complicato e inverosimile”, prosegue il comunicato.

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Una scena della commedia

“Come è tipico della Farsa, non mancano i colpi di scena, i ribaltamenti di ruolo, le situazioni paradossalmente comiche che s’innescano una nell’altra. Sono tutti spunti possibili per ampliare le scene in altrettante ipotesi brillanti, con la chiara intenzione di rendere quanto più comico possibile il tessuto drammaturgico – dichiara Giuseppe Speciale –. Cercando, al tempo stesso, di lasciare intatta la carica ironica del testo, destinandola ai suoi scopi minimi (se non di critica sociale) quanto meno di riflessione”.

“La nostra Compagnia cerca di raccontare frammenti di verità (quando è possibile) attraverso lo strumento del divertimento: sia esso nel segno della commedia, che in quello, più surreale e fisico, della farsa”, conclude.

MICHELE BRUCCHERI

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