scrittura
Angelo Garini

Cosa ti ha spinto ad intraprendere anche la carriera di scrittore?

Non mi pongo limiti nell’espressione del mio pensiero creativo e la scrittura, in particolare, è da sempre un’attività alla quale mi dedico con grande piacere, prima come giornalista e contributor per varie testate ed ora anche come autore

Hai delle abitudini particolari durante la scrittura?

No, di nessun tipo in particolare, scrivo dove e quando posso, direttamente al computer oppure a mano. Sicuramente ciò che non deve mai mancare è la pausa dedicata alla mia passione per il tè.

Quale messaggio hai voluto lanciare con il libro “Tavola”?

Prima di tutto ho voluto rispondere alle moltissime richieste di chi, come me appassionato della “tavola” intesa come insieme di bellezza e creatività, cercava risposta ai molti quesiti storici sull’origine e l’evoluzione della composizione della tavola. Ogni volta che ho avuto occasione di parlare di questo tema, in Italia o all’estero, il pubblico ha sempre chiesto dove potesse trovare scritto ciò che aveva ascoltato. Ecco quindi l’idea di farne un libro. A questo aggiungerei la volontà di mantenere vivo l’amore per la tavola, che è una vera e propria espressione dell’arte del vivere e che, purtroppo, oggi deve fare i conti con l’accelerazione della vita quotidiana.

scrittura
La copertina del libro

Come mai tanti di noi, a tuo avviso, affidano la propria vita al destino?

Non posso rispondere per il mondo intero, ma rispondo per me, che affido la mia vita alla mia fede in Dio.

Mentre scrivevi il tuo libro avevi già in mente tutta l’opera nella sua totalità?

Fondamentalmente sì, anche se, in corso d’opera, il libro si è evoluto e ha preso forma in maniera sempre più definita, grazie anche al confronto con Laura Graziano, editrice di Lisianthus.

Qual è il libro più bello che sia mai stato scritto fino ad oggi?

Non credo sia possibile rispondere a questa domanda, ma posso dire che ringrazio il cielo per la mia grande passione per la lettura e che ogni volta che affronto un nuovo libro e mi faccio coinvolgere dalla trama e quindi dalla sua bellezza in genere, è per me un’infinita gioia e una fonte di grande consolazione, come lo è sempre la bellezza in tutte le sue forme.

Come hai scoperto la passione per la scrittura? Come l’hai coltivata?

Fin da piccolo scrivevo con facilità, poi, un po’ alla volta, pezzo per pezzo ho iniziato ad usare la scrittura per scrivere articoli di vario genere, per diverse testate e poi per il mio magazine Immagina, da lì il passo per scrivere libri è stato una naturale evoluzione.

scrittura
I libri

Com’è cambiata la tua vita scrivendo?

La scrittura aiuta a fare chiarezza dentro di sé, a mettere in ordine i propri pensieri, a rendere concreto ciò che è solo un’idea.

Che sensazione si prova dopo aver scritto un nuovo libro?

La sensazione di pace e pienezza che consegue il raggiungimento di ogni obiettivo che ci si prefigge, grande o piccolo che sia.

Sei già in attivo con la stesura di un ulteriore manoscritto?

Ci sono alcune idee alle quali sto lavorando.

Se tu potessi fare un regalo all’umanità, per cosa opteresti?

Vorrei donare a tutti la consapevolezza di ciò che veramente conta, penso che il raggiungimento di una profonda consapevolezza eviterebbe i molti mali della nostra società, facendo aprire gli occhi a molti sull’inutilità di azioni e pensieri che allontanano dal vero senso della vita.

Ci sveli due tuoi sogni nel cassetto?

Mi piacerebbe usare le parole di Sant’Agostino rispondendo che vorrei continuare a desiderare ciò che già ho e aggiungerei che vorrei non perdere mai l’entusiasmo per affrontare nuovi progetti, ma anche solo nuovi percorsi della mia vita.

Cosa bolle in pentola?

Progetti importanti legati ad un altro degli ambiti che mi stanno a cuore e cioè la valorizzazione e la promozione della meraviglia che è il Paese nel quale viviamo e progetti legati alla realizzazione di un nuovo modo di fare eventi, con una maggiore definizione del design dell’evento stesso, che è arte, cultura e mai eccesso.

ILARIA SOLAZZO

LEGGI ANCHE: DEBORA CAPRIOGLIO: «HO SANGUE SICILIANO NELLE VENE»

 

Articolo PrecedenteSONO 140 I NUOVI CASI POSITIVI, MENTRE LE GUARIGIONI DA CORONAVIRUS SONO 146
Articolo successivo“NEI PROSSIMI MESI USCIRANNO GLI ALTRI DUE VOLUMI CHE COMPLETERANNO LA TRILOGIA”