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Aldo Pareo

Artista poliedrico, anzi di più: talentuoso e virtuoso pianista, compositore, arrangiatore, fonico, docente, ricercatore di tecniche e sonorità, sperimentazioni musicali, Aldo Pareo, classe 1979, di Baselice (BN), ha al suo attivo esperienze variegate che confluiscono in una professionalità di eccellenza.

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Daniela Vellani e Aldo Pareo

Con le nuove generazioni condivide la sua arte e le sue competenze usando un linguaggio tecnologico assai stimolante e soprattutto avveniristico. In qualità di fonico, con o senza l’ausilio del suo service, ha supportato artisti del panorama jazz e internazionale; come musicista vanta la collaborazione con artisti di grande levatura.

Nel periodo del lockdown ha realizzato e pubblicato sul suo canale di YouTube video tratti da suoi concerti che hanno raggiunto un numero notevole di visualizzazioni. Grande successo ha riscosso alla recente edizione di Pietrelcina Jazz che lo ha visto a fianco di Dado Moroni con cui si è esibito anche a quattro mani.

Ci troviamo da “zio Franco” nello storico bar Centrale di Baselice, il ridente borgo sannita e chiacchieriamo assaporando un caffè e, per quanto mi riguarda, scrutando il panorama mozzafiato della zona arroccata sul tufo che ricorda i Sassi di Matera e che si vede attraverso le finestre dell’accogliente locale.

Aldo Pareo, benvenuto a “La Voce del Nisseno”!

Grazie per l’invito

Quando hai scoperto il tuo interesse per la musica?

Fin da bambino quando suonavo a memoria e a orecchio (il suo amico Dionigi interviene ricordando che a quattro anni suonava la Fuga di Bach benissimo e a orecchio, ndr). Mio padre suonava ed io lo imitavo riproducendo i brani appena ascoltati grazie a una buona dose di memoria.

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Aldo Pareo

La tua carriera è ricca, variegata e conosce diverse fasi. Iniziamo dal ruolo di fonico.

Sì, effettivamente la mia carriera presenta una molteplicità di esperienze, prima fra tutte quella di fonico. Devo dire che in passato ho lavorato con quasi tutti gli artisti del panorama nazionale e molti di quello internazionale fra cui Enrico Rava, Paolo Fresu, Uri Caine, Tuck & Patti, Fabrizio Bosso, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Luca Aquino, Ada Montellanico, Stefano Di Battista, Julian Mazzariello, Irio De Paula, Javier Girotto, Enzo Pietropaoli, Natalio Mangalavite, Antonio Onorato, Dado Moroni, Roy Pacy, Carmine Ioanna e tanti altri e in svariate manifestazioni con  il mio Service audio ALDROC ho lavorato con gli Audio 2, i Neri Per caso, Genny B, e tanti altri.

In qualità di pianista?

Anche in questo caso ho suonato con artisti di eccellenza. Innanzitutto ricordo con affetto l’incontro col celeberrimo M° Pregadio facendo parte di una big band assieme a musicisti con cui ho collaborato anche in seguito come Marco Sannini, Marco De Tilla e Francesco d’Errico. Successivamente con l’orchestra del M° Alterisio Paoletti e poi con numerosi artisti tra cui il grande Lucio Dalla.

E poi è arrivato il periodo in cui hai donato le tue esperienze alle giovani generazioni…

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Daniela Vellani e Aldo Pareo

Sì, ho intrapreso con passione l’insegnamento. Qui ho messo a disposizione degli alunni le mie molteplici esperienze di artista, pianista e fonico. Con ragazzi di diverse età e con un occhio particolare rivolto all’inclusione e all’integrazione dei diversamente abili e dei D.S.A, devo dire che ho raccolto e raccolgo molte soddisfazioni. Le risposte degli allievi sono state e sono positive e assai gratificanti sia per me che per loro. La mia esperienza si è trasformata in sinergia e in un entusiastico coinvolgimento. Suono con loro, scopro talenti e risorse: sperimentiamo suoni ed esploriamo le sconfinate opportunità della tecnologia più moderna. Molti di loro hanno intrapreso la carriera artistica, hanno seguito le mie orme e sono diventati musicisti, anche polistrumentisti. Mi capita di incontrare ragazzi che a stento riconosco che mi descrivono le loro carriere incredibili in qualsiasi ambito artistico.

Qual è la tua “bacchetta magica”?

Nei laboratori musicali delle scuole in cui lavoro, scuole medie, metto a disposizione gli strumenti favorendo l’iniziativa e stimolando l’interesse. Qui si suona utilizzando tecnologie nuove verso le quali i ragazzi provano curiosità e che da subito mettono in pratica con dimestichezza e abilità: loop station, applicazioni che si possono scaricare sugli smartphone, sui tablet, sui cellulari. Grazie a ciò nascono vere e proprie orchestre in cui la tecnologia rappresenta il fil rouge. Ai ragazzi assegno consegne che consistono nel registrare i suoni più svariati e scelti liberamente, persino il morso di una mela. La creatività è l’input e così, una volta che ognuno ha registrato suoni e a scelta, si crea un bricolage sonoro che assembla il tutto e dà luogo a melodie uniche e originali. Ognuno ha la consapevolezza di aver contribuito col proprio apporto ritmico e sonoro alla creazione di un prodotto condivisibile e bello e ciò gratifica e invoglia a cercare e ad apprezzare la musica di qualunque genere.

E poi è arrivata la pandemia e il Covid…

Nel periodo del lockdown mi sono riavvicinato al mio primo amore, il pianoforte, e ho realizzato dei video live, tratti da alcuni concerti, che hanno avuto un riscontro di consensi e visualizzazioni inaspettato. Il video su watch di facebook cui suono un brano dedicato a Jaco Pastorius ha registrato più di 600.000 visualizzazioni.

Pareo compositore…

Ho composto diversi brani prevalentemente per piano in cui la musica classica si fonde col jazz.

E a proposito di jazz recentemente hai partecipato alla manifestazione di Pietrelcina.

Sì, con grande soddisfazione. Sul palco ho preceduto il concerto di Dado Moroni. Insieme a lui ho duettato verso la conclusione con l’esecuzione di un brano a quattro mani.

Progetti futuri?

Tanti e non solo legati a quelli scolastici che continuerò a portare avanti con dedizione, passione e la convinzione dell’importanza della musica nella formazione di ciascun individuo, ma anche la realizzazione di video, l’uso della tecnologia sempre più sofisticata, concerti e tanta musica: c’è una tela che dallo scuro deve riempirsi dei colori della musica sempre più intensi e vivi.

 E allora ad maiora e un grande in bocca al lupo!

Grazie e… viva il lupo!

DANIELA VELLANI

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