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La locandina

In questo tempo dove è richiesta sempre maggiore competitività inseguendo potere e successo, l’individuo, nel seguire modelli ricorrenti in cui incanalare pensieri e azioni, rischia di smarrire quella capacità di dare spazio ai propri bisogni e alla propria autenticità per essere veramente sé stesso, libero di affermare le sue convinzioni entro un clima di rispetto di sé e dell’altro.

Questo breve inciso per portare l’attenzione su quanto sia facile lasciarsi condizionare da discorsi in cui vengono espresse supposizioni o giudizi, e quanto questo possa alla lunga incidere su decisioni e scelte. Ma il sentito dire dovrebbe invece diventare un pretesto per voler capire qualcosa in più a partire dalla propria esperienza. Il voler sapere di più è spinto da quel desiderio di conoscenza e scoperta unitamente alla curiosità che non dovrebbe mai essere messa da parte, poiché diventa stimolo ad aprirsi al nuovo, seppur preannunciato con considerazioni e ipotesi.

È con questa curiosità e spirito di scoperta che ci si può accostare ad alcune letture in cui sono descritte le tradizioni e le abitudini di diversi luoghi e contesti di cui non si conosce fino in fondo la vera storia e quindi la verità, e pertanto necessarie per restituire ad essi l’importanza che spetta.

Tra queste letture è il libro di Lucio Sandon, eccellente scrittore e poeta napoletano, dedicato ad una regione di cui non sempre si ricorda la bellezza tra tradizione e storia: il Molise. “Molise insolito e segreto” (Edizioni Jonglez 2021) è una guida di ampio respiro per il racconto con cui sono descritti l’ambiente legato alla natura e al paesaggio e le opere dell’uomo, con cui sono messi in luce tesori spesso sconosciuti anche agli abitanti stessi.

Il titolo invita a scoprire quanto straordinaria sia questa regione per tradizioni e costumi, per bellezza dei paesaggi e semplicità e profondità delle persone che vi abitano, una regione che, come scrive sul suo blog letterario Les Fleurs du mal Alessandra Micheli, “Esiste, è geograficamente raggiungibile” e continua: “Lucio Sandon con questo manuale, con questa favolosa guida ci mostra che il Molise ha bisogno di parlare. Di far udire la sua voce. Di condividere con noi i suoi segreti e i suoi misteri. Una cultura che in fondo ci appartiene perché frutto di quel sacro che oggi sembra nascere dal bisogno profondo di ritrovare le proprie radici. E scoprire la parte più profonda. Riti arcaici eppure capaci di risvegliare memorie sopite. Strane scritte. Meraviglie della natura e del genio umano. In Molise c’è tutto un mondo da scoprire”.

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La locandina

Una guida in cui entrare con gli occhi e il cuore entro un territorio incontaminato e prezioso dove ritrovare oltre all’azienda più antica d’Italia “… un Cristo che esibisce i genitali, l’unica sorgente al mondo sotto un altar maggiore, una torre che ne nasconde un’altra al suo interno, una montagna dalla cui vetta si può vedere sia il mar Tirreno che l’Adriatico, le uniche vestigia puniche nell’Italia continentale, il vicolo più stretto d’Europa, i sedili ergonomici del V secolo avanti Cristo, una crocifissione a forma di Y che richiama una lettera dell’alfabeto runico, la corsa dei cavalli devoti alla Madonna, il più grande rito del fuoco al mondo…”.

Da non perdere la presentazione di questo volume che si svolge a Roma oggi pomeriggio alle ore 18 in Piazza di Pietra presso la Camera di Commercio nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano.

A parlarne sono parlamentari e giornalisti dell’Espresso. Gli interventi sono a cura di Lorenzo Tagliavanti Presidente della CCIAA Roma, Valerio Ceva Grimaldi responsabile per L‘Italia per Jonglez Edizioni. A dialogare con l’autore sono: Ettore Maria Colombo Giornalista Parlamentare, Susanna Turco Giornalista de L’Espresso, Federico Marazzi docente di Archeologia cristiana e Medioevale Sant’Orsola Benincasa e Federico Pommier Vincelli Direttore artistico Festival MoliseCinema.

SILVANA LAZZARINO

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